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AVELLINO – Il Sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia, questa mattina ha tenuto un confronto con il nuovo Presidente di Confindustria Avellino, Emilio De Vizia e tutta la struttura dirigenziale dell’azienda di Via Palatucci. Uno scambio di saluti, poi un focus sulle richieste del mondo imprenditoriale irpino per accedere ai fondi del Piano Nazionale Resilienza e recupero (191,5 miliardi in ballo) e per ribadire l’impegno da parte del Governo centrale a non lasciare il Mezzogiorno, e quindi l’Irpinia, ai margini di una occasione unica di rilancio anche di quelle aree interne duramente provate dalla pandemia.

“Un invito al confronto, quello pervenuto dal Presidente De Vizia che ho accolto con molto piacere- spiega l’esponente di Governo a margine della visita in Confindustria- I vertici dell’Unione degli industriali mi hanno sottoposto il progetto della piattaforma logistica in Valle Ufita con una spesa prevista di almeno 30 milioni di euro, la cui bozza è stata trasmessa alla Regione Campania per l’inserimento nelle opere da finanziate con i fondi del Recovery”. “Del resto uno degli asset del PNRR riguarda proprio gli investimenti nelle infrastrutture per una mobilità sostenibile, con l’obiettivo di rafforzare ed estendere l’Alta velocità ferroviaria nazionale e potenziare la rete ferroviaria regionale, con una particolare attenzione al Mezzogiorno. Tra le componenti specifiche, i servizi di trasporto merci secondo una logica intermodale che punta a garantire l’interoperabilità della piattaforma logistica nazionale. Per le infrastrutture il Recovery mette a disposizione 32 miliardi di euro che saranno usati anche per lo sviluppo dell’Alta velocità”.

Una sfida che si intreccia con la realizzazione della Stazione Hirpinia. “Si tratta- prosegue Sibilia- dell’opera più importante per il nostro territorio inserita nel Piano di Governo, con investimenti aggiuntivi nel quadro di una corsia prioritaria di finanziamento: un polo della logistica meridionale in Valle Ufita, nel quadro della realizzazione di un sistema di collegamenti e servizi sviluppati attorno alla stazione Hirpinia. Ovvero strutture ricettive, consolidamento e insediamento di nuove realtà industriali da favorire per attirare nuovi insediamenti produttivi. Superiamo la logica della vendita di terreni per fare sviluppo industriale. Piuttosto cogliamo l’occasione per attrarre nuove industrie sostenibili che garantiscano utili e lavoro in Irpinia. Facciamoci trovare pronti con l’Alta capacità Napoli Bari. Per farlo è pero necessario che, come bene sta facendo Confindustria, anche gli Enti locali, comuni, ASI, facciano la propria parte. Noi ci siamo”.

Un appello in questo senso è arrivato anche dal Presidente De Vizia: “In provincia di Avellino siamo in forte ritardo rispetto alla sfida del Recovery- ammetta De Vizia- Eppure abbiamo all’orizzonte un’occasione unica per riprendere un percorso di crescita economica sostenibile e duraturo del territorio irpino, rimuovendo gli ostacoli che ne hanno bloccato la crescita negli ultimi decenni. Una sfida che tocca anche il mondo occupazionale, con centinaia di posti di lavoro in ballo per la realizzazione dell’opera. Senza un lavoro sinergico da parte degli stessi sindaci rischiano di rimanere indietro rispetto allo sviluppo del resto della Regione. Gli appalti devono favorire le imprese irpine, ma affinchè questo avvenga bisogna superare il concetto della parcellizzazione”. Di qui la proposta del Presidente di Confindustria di attivare una sorta di cabina di regia locale, con il contributo del Governo ribadito da parte del Sottosegretario Sibilia, ma soprattutto di un ruolo più attivo di livelli regionali e provinciali.

“Da parte mia – dice sul punto Sibilia- resta l’impegno a favorire il processo di sinergia con i livelli istituzionali regionali e provinciali che, in verità, fino a questo momento hanno mostrato una certa inerzia. Intanto illustrerò ai Ministri competenti le richieste e i suggerimenti emersi nel confronto con il Presidente De Vizia, al fine di favorire anche la competitività delle imprese del progetto più complessivo di sviluppo territoriale. Le amministrazioni – incalza l’esponente di Governo- sono responsabili dei singoli investimenti e delle singole riforme. Il Governo ha già costituito delle task force locali che possano aiutare gli entri territoriali a migliorare la loro capacità di investimento e a semplificare le procedure, anche per incoraggiare i capitali privati verso investimenti e innovazione. Il ruolo degli investimenti è particolarmente significativo: il Pnrr prevede che i 40% circa degli investimenti pubblici siano destinati al Mezzogiorno”. La quota più consistente riguarda proprio l’asset infrastrutture con il 53%; quindi 45% per l’asset istruzione, 36% per digitalizzazione- innovazione e cultura, 39% per inclusione e coesione e infine il 35% per la mission sanità e salute. “In questa settimana si chiude il primo step del Piano, ma cioè non toglie che nella fase due i Comuni possano intercettare ulteriori finanziamenti. Questo sarà possibile- avverte ancora Sibilia- lasciando alle spalle retaggi anacronistici paragonabili a beghe di quartiere. Capisco anche le preoccupazioni dei sindaci del Sud, ma è evidente che la sfida non è più recepire moneta, perchè i soldi ci sono. Occorre una progettazione condivisa, magari anche attraverso il concetto di aggregazione tra comuni, per riuscire a spendere entro il 2026 le risorse che il Governo mette a disposizione”.

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