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GROTTAMINARDA (AV) – «Serve certezza, l’assenza genera confusione. Qui la certezza è la stazione Hirpinia». La ministra di Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, concentra l’intervento sull’importanza della strada ferrata. E da Rete Ferroviaria Italiana, arriva una data certa: il 2025, la ferrovia sarà in funzione. La ministra, parla meno dell’altra grande infrastruttura, la Lioni – Grottaminarda che pure era stata indicata come volano di sviluppo dal sindaco di Grottaminarda, Angelo Cobino, nel corso dei saluti iniziali, e dal presidente di Confindustria Avellino, Giuseppe Bruno, che ha aperto i lavori a cui ha partecipato il presidente Vincenzo De Luca. Una iniziativa quella organizzata da Confindustria irpina che ha visto una partecipazione notevole. C’erano tutti i sindaci dell’area arianese, e delle quattro valli, e di Avellino e Solofra. Presente il Prefetto di Avellino, sua eccellenza Paola Spena, il presidente della Provincia di Avellino, Domenico Biancardi, della Provincia di Benevento, Antonio Di Maria, i vertici militari dell’area. I parlamentari M5S Generoso Maraia e Michele Gubitosa, E naturalmente la presidente del Consiglio Regionale, Rosa D’Amelio, i delegati della Regione Campania ai trasporti, Luca Cascone e delle aree interne, Francesco Todisco. Oltre al delegato per lo sviluppo di Terre dell’Ufita, l’ex parlamentare Luigi Famiglietti, In seconda fila presente il senatore Ugo Grassi in uscita dal Movimento 5 Stelle e l’ex ministro Ortensio Zecchino, in qualità di presidente di Bio Gem, entrambi alle spalle dell’ex presidente del Consiglio Ciriaco De Mita. Davanti a questa platea si sono succeduti gli interventi avviati dal Commissario di governo, Ad di RFI, Maurizio Gentile. Ricorda il tratto Hirpinia – Orsara, con 27 chilometri in galleria con lavori per 1,2 Mld. «Il progetto -ha detto- è concluso ed è stato consegnato alla Conferenza dei servizi e al Provveditorato dei lavori pubblici per gli adempimenti di competenza». L’ad di Ferrovie dello Stato, Gianfranco Battisti, parla di posti di lavoro. «La realizzazione dell’alta velocità ferroviaria Bari-Napoli porterà circa 20mila nuovi posti di lavoro tra diretti e indiretti nei prossimi anni». E continua: «Su 58 mld del piano di investimenti, il 30% è destinato al Sud». Immediata la replica del governatore De Luca. «Ferrovie dello Stato dice che destina il 30% di risorse al Sud, il problema è che deve arrivare al 50%». E aggiunge: «Martedì prossimo firmiamo un contratto di servizio con Ferrovie dello Stato da 3,6 miliardi di euro, con l’obbligo di acquisto di 43 treni nuovi da mettere in circolazione sulle nostre linee». La ministra guarda alle diseguaglianze. «Vogliamo fare le opere perché sono un importante strumento di lotta alle disuguaglianze. Per le aree interne del Sud vuol dire che le opere le facciamo arrivare dappertutto». Il governatore ribadisce il tema del reato di abuso in atti d’ufficio «che paralizza gli enti». E aggiunge «Da dieci anni viviamo di demagogia, finta moralità e chiacchiere al vento». E, ancora, «Per la Campania serve un’operazione verità. Dobbiamo sapere che c’è disparità di risorse. Se continuiamo a riprodurre il modello della spesa storica, noi stabiliamo la fine dell’idea risorgimentale del recupero tra Nord e Sud». A chiudere il convegno il presidente Boccia. «Gireremo territorio per territorio, assemblea dopo assemblea, alleandoci per identità culturale con chi pensa al futuro del Paese senza pensare al consenso di domani mattina. Guardando le stelle, con i piedi per terra».

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