Il presidente di confindustria Bruno: serve un po’ di buon senso quello che è mancato a Mirabella

AVELLINO – “La nostra economia già sta soffrendo tanto e sicuramente un blocco totale sarebbe un colpo gravissimo”. Per Pino Bruno presidente di Confindustria Avellino, il lockdown si può evitare, basta essere tutti un po’ più responsabili: “Bisogna sempre coniugare etica, salute e crescita economica: se il contagio aumenta, le chiusure saranno d’obbligo”.

Che cosa bisogna fare allora?
“Il problema si pone per tutte le attività dove si creano assembramenti, il lockdown sarebbe una misura estrema dopo tanti appelli sono caduti nel vuoto. Dobbiamo avere tutti un comportamento responsabile, osservare pedissequamente le regole, ridurre le nostre relazioni sociali, cambiare stile di vita, fare un piccolo sacrificio non solo per tutelare la nostra salute e quella delle persone che ci sono vicine ma nell’interesse della comunità tutta. E’ questo il senso civico. Non è tollerabile quello che è successo a Mirabella dove si è organizzata una gita in pullman con cinquanta persone scatenando un focolaio di contagio. Bisogna avere buon senso, contare fino a tre prima di fare qualcosa. Il Covid è un medico invisibile che può colpire tutti, non fa distinzione tra classi sociali, ha contagiato anche Trump, l’uomo più potente del mondo.

Per quando riguarda il settore industriale com’è la situazione?
Negli stabilimenti il rischio è molto basso perché si osservano delle puntuali misure di sicurezza. Certo, se dopo il turno un lavoratore se ne va in giro senza osservare nessuna misura di protezione allora cominciano i problemi.

Intanto per molti operai continua la cassa integrazione.
Mi sembra una misura ragionevole visto che per tutte le aziende si lavora meno, i ricavi sono in calo da tempo, la produzione a questi ritmi non è sostenibile.

Quando si uscirà dalla crisi?
La ripresa o addirittura un rimbalzo della produzione ci sarà quando questa pandemia sarà davvero finita, credo che dovremo superare a denti stretti questo inverno.

Quali sono i settori più in crisi?
Quello del turismo e dell’enogastronomia, la meccanica, l’aeronautica, lo sono un po’ tutti.

Che consigli darebbe al Governatore De Luca per gestire meglio l’emergenza?
Non ha bisogno di consigli, sa muoversi bene, è determinato e chiaro nella comunicazione.