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“La fusione tra la Camera di Commercio di Avellino e quella di Benevento, rappresenta un fatto naturale tra due enti con caratteristiche omogenee. Ad Avellino abbiamo già deliberato in tal senso e mi auguro che per la scadenza ministeriale del 10 agosto, anche i colleghi della Camera di Benevento si esprimano in tal senso, perché in caso contrario sarebbe davvero un suicidio”
Così il Presidente dell’ente camerale di Avellino, Oreste La Stella, nel corso della conferenza stampa convocata questa mattina per fare il punto della situazione sui primi tre mesi di lavoro e lanciare le linee guida per l’azione futura.
Per La Stella è finito il tempo “delle scelte calate dall’alto” e l’ente camerale di Avellino non permetterà più “iatture” (riferendosi ad una palesta fusione anche con Salerno).
Poi un monito al Comune di Avellino, silente nonostante una richiesta protocollata a Palazzo di città due mesi fa per portare in Piazza Libertà la struttura che ha rappresentato l’Irpinia all’Expo. Da due mesi non abbiamo ricevuto risposta. Non è una polemica ma penso sia una iniziativa importante per la città e la provincia. Esporre una struttura che ha rappresentato l’Irpinia in una manifestazione internazionale mi sembra tutt’altro che una bestemmia”.
Un appello alla collaborazione sana, invece, La Stealla lo rivolge a tutte le associazioni del territorio irpino, affinché possano mettersi in moto progetti di qualità per il nostro territorio facendo sistema dove la Camera di Commercio funga da regista delle varie attività.
I filoni di attività che il Presidente individua fanno riferimento alle imprese con una dialogo più proficuo con Confindutria (“decida cosa fare da grande”, il monito di La Stella), all’agricoltura con la creazione di una filiera a Km0, incentivazione degli agriturismi e riconoscimento del Consorzio del vino con annessa Enoteca provinciale.
Ed ancora per quanto riguarda l’artigianato, La Stella chiama ad un maggiore confronto con le imprese del settore individuando nei giovani la spinta necessaria per progetti innovativi, non tralasciando i servizi attraverso attività formative e di guida per gli operatori.
Non ultimo uno sviluppo del turismo che segua le caratteristiche del territorio. “La Camera è con voi- questo l’appello di La Stella- non si ragioni più in termini individualistici perché non andiamo da nessuna parte”.
Non ultimo, l’ambizione di realizzare finalmente il progetto del Centro di distrubuzione urbana.
La Stella dunque parla di una impostazione del lavoro totalmente diversa. “Si apre un’era nuova”, che non consente più frantumazioni o isolamento. Il monito è rivolto a istituzioni, imprese, associazioni, ma anche alla Regione Campania, affinché dia la possibilità all’ente camerale di intercettare i fondi e puntare su progetti che garantiscano massimo risparmio e massimo ritorno in termini di partecipazione e conoscenza delle risorse del nostro territorio.
Infine un passaggio du Vinitaly, costato circa 770mila euro che, al netto di un evento straordinario come è stato l’Expo e che giustifica un investimento di 1 milione 200 mila euro, ha avuto un costo troppo eccessivo e non ha nemmeno garantito dignità e rappresentanza all’Irpinia.
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