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FLUMERI (AV) – Esattamente due anni fa i lavoratori della ex Irisbus scioperavano davanti ai cancelli dello stabilimento. Nel corso del tempo, e fino ad oggi, abbiamo constatato come l’ex Irisbus di Flumeri, ora IIA, è tornata ad essere un elemento di sviluppo e una opportunità di occupazione nella Provincia di Avellino. Un risultato reso possibile, bisogna rimarcarlo, grazie all’impegno messo in campo da Luigi Di Maio, Stefano Patuanelli, Carlo Sibilia e da tutta la deputazione irpina del Movimento 5 Stelle in Parlamento.
Le 65 assunzioni effettuate, come da programma, sono un primo passo per il rilancio dello stabilimento e nella programmazione di ulteriori assunzioni, conseguenti al potenziamento della produzione. Come riconosciuto dall’amministratore delegato dell’IIA Giovanni De Filippis, mentre lo scorso anno si producevano in totale 27 autobus, ora lo stabilimento ne produce 27 ogni mese.
Inoltre, il progetto di politica industriale portato avanti dovrà diventare pienamente operativo grazie ai fondi stanziati dal Governo Conte per la mobilità sostenibile, e grazie a quanto contenuto nella Legge di Bilancio, la quale ha previsto che, a partire dal 1 gennaio 2020, almeno il 50% dei nuovi veicoli acquistati dalle pubbliche amministrazioni debbano essere alimentati ad energia elettrica o ibrida.
Ancora, l’avvio tra qualche settimana della cataforesi (un procedimento di verniciatura che conferisce maggiore resistenza alle componenti in metallo), aprirà nuove prospettive di sviluppo, anche occupazionali, per l’IIA di Flumeri.
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Aprir bocca e non sapere di cosa si parla.
IIA non avra’ nessun vantaggio dal decreto di Conte dato che non costruisce ne’ elettrici (presentera’ un prototipo a fine 2021, forse), ne’ tantomeno ibridi, quindi saranno ben contenti i vari Man, Iveco o Mercedes che potranno vendere alle aziende pubbliche i loro autobus.
Per finire la cataforesi e’ semplicemente un trattamento anti corrosione, non diventano piu’ resistenti.