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FLUMERI (AV) – Nella giornata di lunedì hanno preso servizio i primi operai assunti direttamente da Industria Italiana Autobus. Un altro segnale, l’ennesimo, della buona salute dell’azienda e della serietà del piano industriale predisposto dal Governo.

A chi non fa altro che criticare a priori, vorrei ricordare, come faccio da almeno un anno, che lo stabilimento di Flumeri era fermo da circa 8 anni. La fallimentare gestione Del Rosso aveva portato alla totale cessazione della produzione, nonostante in tanti facessero finta di non vedere quanto era davanti agli occhi di tutti.

La nuova proprietà si è ritrovata con uno stabilimento nel quale non erano stati fatti neanche gli interventi di manutenzione più semplici, spazi inagibili e senza una vera e propria linea di produzione. Oggi, a distanza di un anno e grazie a importanti investimenti, lo stabilimento è stato ristrutturato, si sta lavorando all’installazione di una seconda linea di produzione e la fabbrica ha ripreso a lavorare 6 giorni su 7.

Non posso che gioire per quanto è stato fatto negli ultimi due anni. Una fabbrica chiusa torna ad essere un elemento di sviluppo e una opportunità di occupazione nella nostra provincia. Questo è stato possibile grazie all’impegno messo in campo da Luigi Di Maio, Stefano Patuanelli, Carlo Sibilia e da tutta la deputazione irpina del Movimento 5 Stelle in Parlamento.

Durante la campagna elettorale avevamo promesso che avremmo lavorato per raggiungere un solo obiettivo: Lavoro, lavoro, lavoro! I primi risultati cominciano ad arrivare. Risultati che saranno ancora migliori quando l’azienda avvierà la produzione di autobus ecologici in modo da sfruttare tutte le nuove opportunità fornite dalla legge di bilancio.

L’ingresso di giovani e le nuove assunzioni di personale sono la risposta del M5S all’emoraggia demografica che sta colpendo l’Irpinia. Per combattere lo spopolamento noi conosciamo una sola strada: creare posti di lavoro, impresa non facile nel deserto industriale ereditato. Ma dopo 20 mesi in Parlamento posso modestamente dire che ci stiamo riuscendo, in tempi molto rapidi e con a disposizione molto meno denaro di quello gestito dai vecchi politici.

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