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AVELLINO – Nessun scossone migliorativo per la mobilità cittadina, nel primo giorno dell’entrata in vigore dell’ordinanza che limita la circolazione veicolare alle auto fino ad Euro 3 dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 16:00 alle 19:00. Da un lato una notevole fetta di cittadini è dotato di veicoli che sono stati esclusi dalla classificazione di quelli più inquinanti e dunque hanno potuto circolare liberamente, dall’altro la fascia oraria concordata da Prefettura e Comuni non ha concesso benefico ad un piano traffico che è notoriamente carente.

Le persone hanno avuto modo di potersi recare a lavoro, di accompagnare i figli a scuola con tanto di ingorghi nei pressi degli istituti cittadini, così come di fare il percorso inverso all’ora di punta prima di pranzo. Anzi, complice anche la pioggia, la città è apparsa più paralizzata del solito in termini di viabilità, senza dimenticare il mai risolto problema della delocalizzazione del terminal bus a Piazzale degli Irpini. Si ricorderà, tra l’altro, che nell’ambito del più complessivo piano trasporti legato alle misure di sicurezza anti-covid, l’Air ha inteso sopperire la fermate dei bus a via Circumvallazione dalle 13:00 alle 14:00, mettendo a disposizione degli studenti navette di collegamento tra campus e terminal.

In altre parole gli autobus devono percorrere mezza città in strade non sempre agevoli, e nell’ora di punta da via Carducci, a via Annarumma, via Tagliamento, sino a via Morelli e Silvati il traffico si paralizza. Senza dimenticare l’odissea degli studenti che, soprattutto in giorni di forti piogge come quelli scorsi, sono costretti ad aspettare i bus in uno spazio che, a distanza di due anni, non presenta nessun servizio che sia degno del suo nome, da spazio per ripararsi adeguatamente, punto di ristoro e servizi igienici.

Eppure la prima ordinanza sindacale di delocalizzazione del terminal da Piazza Kennedy allo Stadio risale a dicembre 2019. Una scelta che il sindaco Gianluca Festa ha sempre difeso sia per la necessità di decongestionare il centro città da traffico e inquinamento, sia per la volontà di spostare il mercato bisettimanale dalla storica location a Campo Genova. Scelte di carattere provvisorio, come recitano le stesse ordinanze sindacali che, intanto, sul finire del 2020 Festa fu costretto a reiterare in luogo del mancato completamento dell’Autostazione, dove sarà trasferito definitivamente il principale terminal bus del capoluogo.

Intanto i lavori a via Pini sono di nuovo sospesi da mesi in virtù dei provvedimenti giudiziari che pendono sulla ditta incaricata ai lavori, la Co.ge.pa, e nonostante la discussione del 19 ottobre in Tribunale, l’Air non ha ancora dato notizie sull’esito. Va da se che l’Autostazione non sarà completata nemmeno per quest’anno ( l’ultima previsione era giugno 2021, poi gennaio 2022), e il sindaco Festa si troverà costretto a reiterare per la terza volta consecutiva l’ordinanza “di carattere urgente e provvisorio” per la fermata e stazionamento degli autobus a Piazzale degli Irpini.

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