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AVELLINO- Nel giorno in cui il Tribunale amministrativo della Campania aveva confermato la gestione del Piano di zona di Avellino ai Comuni in luogo della mancata nomina dei Commissari ad acta, la Regione Campania si sveglia e dopo poche ore notifica la comunicazione delle tre figure apicali che per i prossimi 60 giorni gestiranno le politiche sociali dei 16 comuni associati nell’Ambito A04.
A guidare la triade è Carmine De Blasio, già direttore dell’ambito sociale di Atripalda, e che vanta una lunga esperienza nella gestione dei Consorzi deputati all’erogazione dei servizi sociali anche in ambiti fuori provincia. Ad affiancare De Blasio, Palazzo Santa Lucia ha nominato Maria Alfonsina Rinaldi, dirigente regionale del settore delle politiche sociali, e l’avvocato Giuseppe Calabrese, già legale dell’avvocatura regionale.
Tre figure con ruoli diversi, da De Blasio che, come netto, vanta una esperienza decennale nel settore anche con il raggiungimento di ottimi risultati, quindi la Rinaldi che valuterà la mancata spesa dei fondi che la Regione ha destinato al piano di zona di Avellino, infine il legale Calabrese che avrà anche poteri ispettivi, per ricostruire eventuali illegittimità e quindi responsabilità per il mancato funzionamento dell’ambito.
Come detto, poche ore prima della nomina delle tre figure, il Tar Campania Poche ore prima il decreto del Tar si era espresso sul ricorso d’urgenza presentato dal Comune di Avellino proprio per impugnare la nomina dei Commissari: “Allo stato ancora non risulta adottato il concerto provvedimento di nomina della Commissione composta da tre funzionari ad acta di cui è cenno dell’impugnata regionale”.
Per questa ragione il Presidente della sezione incaricato dal Tribunale amministrativo della Campania, Leonar – do Pasanisi, non aveva concesso la sospensiva della delibera di giunta regionale del 19 ottobre scorso che applicava i poteri sostitutivi (ex art.47 LR n.11 /2017) per la gestione del Piano di zona di Avellino-Ambito A04, “sulla base, solo ed esclusivamente, dell’insussistenza del presupposto della gravità ed urgenza”.
Nel contempo, spiegava il legale del Comune di Avellino Marcello Fortunato, il Tribunale “ ha chiarito che non risultando ad oggi il concreto provvedimento di nomina della Commissione ad acta, non sussiste un efficace commissariamento degli organi dell’Ente comunale che, quindi, può continuare ad operare”. Per questo il Tar Campania si è visto costretto a “respinge – re l’istanza di misure cautelari monocratiche, e fissa per la trattazione collegiale la Camera di Consiglio il 7 dicembre 2021”.
Nell’attesa del nuovo pronunciamento i Commissari appena nominati dalla Regione già dalla giornata di domani potranno avviare un lavoro che dovrà durare 60 giorni, con una eventuale proroga di altri 45. Sullo sfondo continua a tenere banco il caso degli affidamenti diretti di alcuni servizi sociali, tra cui quello per la gestione dei tre Centri sociali polifunzionali per disabili, una vicenda sollevata la scorsa settimana dal consigliere Nicola Giordano, confermata dall’atto di assegnazione del servizio alla cooperativa Iris, sede a Fontanarosa, presieduta da una figura fino ad agosto è stata anche membro membro del consiglio d’amministrazione di “Percorsi”, storica cooperativa che ha gestito i servizi sociali di Avellino
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