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AVELLINO- E’ durata il tempo di qualche giorno di pioggia e vento la tregua delle polveri sottili registrate tra capoluogo e altri territorio del circondario avellinese. Nelle ultime 48 ore la situazione è di nuovo da bollino rosso. Il bollettino di rilevamento dell’Arpac del giorno 19 ottobre, alla centralina di via Piave segna una media giornaliera di 51 sforamenti, mentre i giorni consecutivi arrivano a 46, al netto di un limite di legge di 35 annuali.
Dati meno impattanti ma comunque da non sottovalutare, quelli della centralina di via Oscar D’Agostino, con una media giornaliera di 34 e superamenti per 33 giorni consecutivi. Un quadro allarmante confermato anche dall’Osservatorio di Montevergine rappresentato da Vincenzo Capozzi.
Già nella serata di martedì, quasi tutte le stazioni avellinesi registrano valori di PM10 ben superiori a 50 mg/metro cubo. L’area messa peggio è quella orientale della città, dov’è alcune centraline (Rione Ferrovia e Contrada Scrofeta) superano i 100 mg/metro cubo. Situazione critica anche nel serinese e a Montoro. Poi l’Osservatorio rileva che nella tarda mattinata di ieri le condizioni di qualità dell’aria sono ancora critiche in molte zone della Valle del Sabato, ed in particolare sulle aree più orientali della stessa, nonché nel serinese:
“Come spesso accade, la rottura dello strato di inversione termica notturno ha favorito un aumento o della concentrazione di PM10 anche nelle zone di alta collina e di bassa montagna”. Non solo le giornate soleggiate di ottobre, a contribuire sui dati ambientali, ancora una volta il problema degli abbruciamenti. Al netto dello stop 24 su 24 imposto dal Comune di Avellino, e della regolamentazione per giorni e orari a Capriglia Irpinia, gli altri comuni non hanno adottato provvedimenti, e in questo periodo dopo la raccolta delle nocciole, si aggiunge anche quella delle castagne.
Come se non bastasse, come denuncia Franco Mazza, presidente del Comitato ambientalista “Salviamo la Valle del Sabato”, sono state vandalizzate alcune centraline posto sul fiume Sabato, specificatamente sul ponte che collega la Variante (Manocalzati) con via Campo di Fiume (Arcella). Portellino aperto e fili staccati. Il gestore di queste centraline chi è? Sì è accorto che c’è qualcosa che non va? Infine, sono dispositivi che hanno mai avuto qualche funzione e se sì quale?”, gli interrogativi di Mazza.
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