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AVELLINO- A quasi sei mesi dalla sospensione dei lavori di realizzazione di una pista ciclabile lungo Viale Italia, nulla si muove. Dopo le proteste, i flash mob, l’indignazione dei cittadini per quella lingua di asfalto che cominciava a deturpare l’antico viale e la sua pavimentazione, costeggiando pericolosamente gli alberi, il sindaco Gianluca Festa decise di imporre al settore lavori pubblici ( lo stesso dirigente che aveva validato l’avvio del cantiere ndr) lo stop a quello che definì un “pasticcio” da imputare alla parte tecnico-amministrativa di Palazzo di città che progettò l’intervento negli anni precedenti.

Il primo cittadino, contestualmente, annunciò anche l’avvio di un’indagine interna per accertare e punire eventuali responsabilità, oltre che il successivo ripristino della vecchia pavimentazione lungo viale Italia, quindi la messa in moto di un nuovo cantiere per la realizzazione di “Zona 30”, previa approvazione in giunta, per realizzare un percorso preferenziale sulla rete stradale per bici e pedoni, dove il limite di velocità è di 30 chilometri orari invece dei consueti 50 previsti dal codice stradale in ambito urbano, per permette una migliore convivenza tra auto e due ruote.

Ad oggi nessun atto amministrativo certifica l’avvio del nuovo progetto, nessun “responsabile” del precedente scempio è stato raggiunto da provvedimento disciplinare, e intanto al Comune di Avellino è arrivata ufficialmente una diffida a rendere chiarimenti alla denuncia presentata dal Comitato “Indignati anche tu per Avellino” che lo scorso 2 luglio, con l’avvocato Rita Cesta, aveva protocollato prima a Piazza del Popolo e poi a Palazzo di Governo una petizione per chiedere di passare alle parole ai fatti.

“Si rimette copia della nota qui trasmessa dall’avvocato Rita Cesta in nome e per conto del Comitato spontaneo denominato “Indignati anche tu per Avellino”- si legge nella nota a firma del Viceprefetto vicario Franca Fico e indirizzata a Festa- Il predetto Comitato, con riguarda alla realizzazione di una pista ciclabile in Viale Italia, lamenta disagi anche di carattere sanitari e di viabilità, avuto particolare riguardo ai soggetti con deficit di deambulazione. Ciò posto, si rivolgono vive premure affinché la Signora vostra- l’invito al sindaco-voglia esaminare la petizione in parola fornendo, con ogni consentita urgenza, il riscontro richiesto”.

E sempre a proposito di sistema di mobilità che riescano a mettere Avellino al pari di altre città italiane, anche per arginare il preoccupante inquinamento ambientale, ancora più datato è il progetto di “Bike Sharing”, servizio di noleggio in condivisione di biciclette messe a disposizione dallo stesso Comune. In questo caso le ciclostazioni sono già stata installate (febbraio 2020), con tanto di successiva inaugurazione da parte di sindaco e assessori, successivamente il Consiglio comunale ha varato un regolamento che ne stabilisse costi ed orari per l’utilizzo (dicembre 2020). Il sindaco spiega come il bike sharing partirà insieme alla zona 30, chiarendo come gli uffici di Piazza del Popolo stiano andando avanti con le nuove progettazioni e quindi, “l’obbrobrio di Viale Italia” sparirà.

“La volontà dell’amministrazione resta ripristinare la pavimentazione a affidare i nuovi lavori- chiarisce Festa- E’ evidente che nei mesi estivi, tra personale e imprese in ferie e rallentamenti fisiologici delle attività, anche il Comune di Avellino ha scontato dei ritardi. A settembre verrà messo in moto tutto, quindi tutte le precedenti polemiche sono ampiamente superate. Le richieste del Comitato richiamano interventi ai quali gli uffici comunali stanno già lavorando”.

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Rosa Curcio

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