3 minuti per la lettura
AVELLINO- Dall’urbanistica, alla cultura, all’emergenza ambientale a quella della sanità e del mondo della scuola, senza dimenticare la sicurrzza urbana, il consigliere Ama – lio Santoro descrive Avellino come una città “sempre più allo sbando”. Lo fa in conferenza stampa, affiancato dal Presidente dell’Associazio – ne “Si può”, Giancarlo Giordano, nel tentativo di dare una “scossa”, l’ennesima, al sindaco Gianluca Festa, ad una giunta “liquefatta e piegata sul fare decisionista del suo capo banda, e una maggioranza che si trascina e trascina nella sua difficoltà tutto il Consiglio comunale”. E se è vero che Festa, ogni qualvolta si è trovato ad attaccare ferocemente gran parte dell’opposizione consiliare, ci ha sempre tenuto a fare il nome di Santoro tra i pochi distinguo, è altrettanto vero, come denuncia il diretto interessato “che ogni occasione di confronto e unità di intenti sulle tematiche, sono sempre rimasti lettere morta”.
Di qui quello che il consigliere della Sinistra chiama il nuovo tentativo “di provare a restituire argomenti al dibattito pubblico, senza limitarci alla denuncia di una condizione senza precedenti della città ripiegata su se stessa. Da oltre due anni- incalza- viviamo una crisi politica, sociale ed istituzionale. I Consigli comunali sono mortificanti, ormai convocati colo per adempimenti obbligati come i debiti fuori bilancio, in attesa di una discussione sul documento di previsione con una crisi finanziaria che si conferma in tutta la sua gravità”.
Entrando nel merito degli altri problemi, c’è quello ambientale, di recente al centro di un pubblico dibattito dove ha partecipato lo stesso Festa. “Abbiamo ragionato alla luce dei dati Spes che confermano drammaticità della condizione ambientale e sanitaria della città e del suo hinterland- dice Santoro- C’era anche il sindaco, ora deve essere conseguente, ma intanto non ha mosso un dito. Ho presentato un ordine del giorno sulla questione perché non basta dire che è competenza o colpa della Regione, anche il Comune può fare qualcosa a partire dalla costituzione di un tavolo tecnico, attività di informazione, favorendo potenziamento dello screening”.
Sulle questioni della sanità, invece, Santoro accogliere con favore l’impegno di Festa sulla vertenza Landolfi, ma che non sia solo verbale e che non dimentichi “l’emergenza in città del Moscati”. E tra le informative proposte da Santoro in Consiglio comunale, resta al palo anche quella sul nuovo Puc, “mente si consumano scelte contraddittorie, varianti e strani interessi nella zona dello Stadio e di Campo Genova”.
Per quanto riguarda il settore culturale, il consigliere dice di aspettare lo Statuto costituente della Fondazione di partecipazione, mentre “il tempo passa e dopo la fuga di Fuksas per il restauro dell’ex Dogana, tutto è finito nel silenzio”.
Tra le grandi occasioni mancate della giunta Festa, Santoro annovera anche la mobilità, la sicurezza urbana (“ancor di più dopo i fatti di criminalità di qualche notte fa”). Infine dinamiche più strettamente politiche, in riferimento alla linea dettata nuovo Commissario Pd, Michele Bordo: “Ha espresso la volontà di ricostruire uno schieramento di centrosinistra di qualità. Da questo punto di vista, il contributo di Si Può non mancherà, a patto che si ritrovino le condizioni per ricostruire uno schieramento progressista che non si fondi sulle solite logiche di potere”. E l’ex deputato Giordano aggiunge: “Per il momento l’associazione Si può darà continuità all’impegno pubblico per non spegnere i riflettori sulla condizioni avvilente che vive la città”.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA