1 minuto per la lettura
SAN MARTINO VALLE CAUDINA (Av)- Il fiume d’acqua che scorre nel centro storico è quasi defluito e si continua a scavare per di sostruire il canale tombato. Altri buchi per scoprire dove si è formato il «tappo» che ha creato una vera e propria esplosione della pavimentazione del centro storico del comune caudino. In queste ore è importante anche il lavoro dei volontari, tanti, come quello che racconta uno di loro, Valerio Pisaniello: « Sono tutti a lavoro, dall’amministrazione , alle forze dell’ordine, alla protezione civile, vigili del Fuoco, genio civile, che ringrazio. Importante adesso rimanere uniti e con ordine seguire le istruzioni. Chiaramente bisognerà ricostruire e farlo in un’ottica preventiva e cautelativa. La Piazza XX SETTEMBRE non potrà più essere come prima e chiaramente bisognerà mettere in campo progetti sfruttando al massimo le risorse, con efficienza, messe a disposizione dal Presidente De Luca. Apprendo di una delibera pronta. Attenzione a come sfruttare tali risorse. Non è più tempo per ciò. Si dovranno minare a monte eventuali ostruzioni del letto del torrente caudino e per fare ciò bisogna prendere contezza della natura morfologica del nostro territorio, della nostra montagna. . Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato del M5S Maglione: «Ho voluto personalmente prendere contezza dello stato delle cose a San Martino Valle Caudina.Alla cittadina è stato inflitto un duro colpo e solo grazie al pronto intervento della Protezione Civile e della Amministrazione Comunale si è potuto evitare una tragedia.Un castagneto lasciato incolto è venuto giù a causa delle abbondanti piogge ed ha ostruito il canale attraverso il quale l’acqua segue il suo corso causandone lo straripamento.Ho incontrato il Sindaco e l’intera struttura dell’emergenza e mi dicono che l’allerta è ancora alta e si aspetta la fine della perturbazione per verificare anche gli effetti dello smottamento».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA