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Sono 120 le farmacie tra Avellino e provincia che hanno manifestato la propria disponibilità a partecipare alla campagna di vaccinazione Covid. 500 quelle disponibili tra Napoli e provincia. I dati sono stati trasmessi al commissario Figliuolo tramite Federfarma nazionale che sta aggregando tutti i report provenienti dalle associazioni provinciali in modo da consentire alla struttura commissariale di poter organizzare le vaccinazioni anche in farmacia.
«Hanno aderito 120 delle farmacie iscritte su 159- commenta Mario Flovilla, presidente Federfarma Avellino – Un risultato ottimo. Altri non sono pronti anche per motivi logistici, perché bisogna attrezzare i locali che a volte non hanno gli spazi idonei. Ma potranno aderire anche in un secondo momento».
Ora il percorso istituzionale prevede la stesura di protocolli regionali. E’ una fase in cui si stanno rimodellando, sulla campagna vaccinale, le regole già sperimentate positivamente per potere eseguire i tamponi in farmacia, in modo da rispettare il distanziamento sociale e la sicurezza dei cittadini.
I farmacisti, intanto, stanno già seguendo la necessaria formazione, spiega il presidente Flovilla, per inoculare i vaccini ed approfondire le procedure per far fronte ad eventuali reazioni avverse. Chi tra i colleghi avrà portato a termine la formazione obbligatoria, 18 ore di corso dell’Istituto superiore di sanità, potrà direttamente inoculare il vaccino. In più, nelle prime fasi, ci sarà un tutor che accompagnerà le prime procedure, per poi lasciare in autonomia il lavoro dei farmacisti.
«Noi siamo praticamente pronti – conclude Flovilla – a contribuire con migliaia di vaccinazioni al giorno. Il vaccino che dovremmo somministrare è quello Johnson & Johnson. Quanto ai tempi, si prevede che le dosi possano arrivare intorno al 20, rispetto alla prima previsione del 16 aprile. Penso che per i primi di maggio tutti noi farmacisti saremo pronti per la vaccinazione di massa, che comprenderà i cittadini dai 18 ai 60 anni».
Fin qui le previsioni, e le buone intenzioni degli operatori sanitari. Bisogna solo sperare che il Governo invii il giusto numero di vaccini e non accada, come ha più volte evidenziato il Governatore De Luca, che in Campania arrivino meno vaccini rispetto al numero di cittadini.
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