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Nuove dosi di vaccino Pfizer e Moderna, destinati alla categoria over 80, e da oggi si riparte con le somministrazioni di prime dosi agli ultraottantenni della provincia di Avellino. Sono nell’ordine di migliaia le persone che non sono mai state chiamate per la prima inoculazione e che già nella giornata di ieri hanno cominciato a ricevere gli sms di convocazione.

Oltre alla somministrazione delle seconde dosi presso i Centri Vaccinali di Avellino, Monteforte e Mirabella verrà attivato il Centro Vaccinali di Montefalcione (dove erano state sospese le somministrazioni di vaccini per gli ver 80 a causa della mancanza di vaccino).

Qui si è levata la protesta dei sindaci dei comuni afferenti, che prima singolarmente, poi in una nota comune, hanno alzato la voce per la riattivazione del centro fermo da troppo tempo. Presso i Centri Vaccinali di Ariano Palazzetto dello Sport, Montella, Lioni, Sant’Angelo dei Lombardi, Bisaccia, verranno convocati gli ultraottantenni che hanno aderito alla vaccinazione successivamente all’attivazione degli stessi centri.

Parallelamente, continua la Campagna Vaccinale Astrazeneca per le forze dell’ordine e il personale scolastico. Attivi per la somministrazione dei vaccini i Centri di Grottaminarda (personale scolastico e forze dell’ordine), Moschiano (personale scolastico), Ariano (personale scolastico), del P.O. Sant’Angelo dei Lombardi (personale scolastico). E’ solo un’apertura parziale, perché per la somministrazione delle prime dosi agli over 80 restano fuori altri territori.

Domenica è stato chiuso per la seconda volta il centro di Solofra, dove pure è forte la pressione di tutta la popolazione anziana del solofrano e del serinese che aspetta la prima convocazione. In città ieri non è andata meglio. Per il richiamo delle seconde dosi di Pfizer gli over 80 hanno dovuto aspettare diverse ore, con il freddo di queste ore. Una situazione che ha generato forti proteste, con persone che si sono riparate, quelle che hanno potuto, in auto, altre hanno fatto come meglio potevano.

Tutta colpa della fornitura dei vaccini, arrivata alle 17, mentre le convocazioni cominciavano dalle 14. Tra l’altro, stando alle denunce delle persone in fila, almeno gli anziani non sono stati fatti entrare dentro la tendostruttura per l’attesa, nonostante le richieste avanzate dai familiari. In molti hanno poi lamentato la vaghezza delle informazioni: inizialmente, è stato detto che c’era un guasto ai computer. Poi, dopo, si è scoperto che non c’erano i vaccini.

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