2 minuti per la lettura
AVELLINO- Partenza al rallentatore, con polemiche tra attese e prove generali, poi i medici di medicina generale hanno cominciato a inserire, paziente per paziente considerato fragile, dati e anamnesi, sulla piattaforma regionale. Alle 13.30 di ieri erano pervenute 1.000 adesioni da parte dei medici di medicina generale per le categorie fragili, secondo quanto riferito dall’unità di crisi della Regione Campania.
Aperta anche la piattaforma per il personale scolastico e universitario per i campani che lavorano fuori. Ma partenza e vigilia sono state segnate da tante critiche. Le contestazioni da parte dei medici di famiglia, si basano sostanzialmente sulla difficoltà di effettuare le operazioni di caricamento, che richiede il tempo necessario, considerando anche i tempi stessa della piattaforma, non sempre agile.
Il presidente provinciale dell’Ordine dei Medici irpini, Francesco Sellitto ha espresso le proprie riserve sul metodo scelto dalle istituzioni regionale e dal Ministero. Ieri mattina non tutti gli studi sono partiti. Per Sellitto non doveva funzionare così: massima disponibilità per tutto, il primo a dire che i vaccini vanno fatti anche direttamente dai medici, ma il lavoro di databanking è altra cosa, perché non si tratta della semplice immissione di dati. Qui c’è da istruire pratica dopo pratica tutto quanto è necessario, paziente per paziente. Il suo, come altri studi, è stato subissato di richieste, di chiamate, di domande.
Il dottore Bruno Aliberti, dal suo studio di Montoro, ieri mattina non aveva ancora cominciato: «Noi medici siamo sempre pronti, lo siamo stati fin dal principio, avendo sottoscritto anche l’accordo per le vaccinazioni. Anzi, con l’utilizzo di vaccini più agevoli, quelli monodose, per noi non sarà un problema effettuare le vaccinazioni, come avviene per l’antinfluenzale. Ma bisogna capire che questo lavoro per l’inserimento di ogni posizione dei nostri assistiti fragili sottrae tempo ai tanti altri pazienti che hanno bisogno della nostra assistenza. Qui a Montoro, poi, crescono i casi di positività al Covid.E’ un continuo “assalto”, tra me e la segretaria riceviamo tantissimi contatti al giorno per ogni tipo di questione».
Ma la Regione è stata lapidaria: «Il dato sostanziale è che non tocca ai pazienti fragili né ai loro conviventi o assistenti la procedura di adesione sulla piattaforma regionale. È previsto pertanto che i medici di medicina generale individuino tra i loro assistiti, coloro che appartengono alla categoria di “elevata fragilità”».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA