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“Nessuna comunicazione è arrivata dall’Asl, nessuno ha provato a contattarci. Spero lo facciano nei prossimi giorni”. E’ Maria Rosa, tra le docenti che hanno ricevuto il 27 febbraio scorso il vaccino al centro di Ariano a spiegare l’ansia in cui vive da ieri, non senza amarezza.

“Ho contattato il mio medico che mi ha consigliato di assumere una cardioaspirina per una settimana e poi di sottopormi a un controllo cardiologico per verificare le mie condizioni di salute. Purtroppo, provengo da una famiglia che ha sempre sofferto di problemi cardiovascolari, per questo mi sono preoccupata non poco, quando ho letto del sequestro del lotto. Quanto alla seconda dose, non ci ho ancora pensato, non so come mi regolerò. Non è facile decidere. Ora voglio solo essere certa di stare bene”.

E come Maria Rosa nessuno dei docenti a cui è stato somministrato il vaccino dal lotto incriminato ha ricevuto fino ad oggi una comunicazione da parte dell’Asl, malgrado la nota della Regione annunciasse la volontà di avviare una “sorveglianza medica sulle condizioni di salute dei pazienti vaccinati”. L’impressione è quella di essere stati abbandonati al proprio destino. Ma in tanti cercano di smorzare le polemiche.

“Per fortuna stiamo bene d è ciò che conta. Si tratta – chiarisce un’altra docente – di una sospensione cautelativa che non significa assolutamente che quel lotto provoca gravi effetti. Non bisogna assolutamente far passare il messaggio che il vaccino sia pericoloso per la vita, sarebbe una catastrofe. Non è stata accertata nessuna correlazione di causa effetto tra la somministrazione dei vaccini e le reazioni avverse”.

Ieri mattina, intanto, al campo Coni di Avellino i docenti hanno aspettato a lungo prima di potersi sottoporre al vaccino. Mancavano le fiale con i docenti in coda dalle 8, lasciati a lungo senza notizie. A determinare il ritardo il sequestro di un secondo lotto incriminato con la necessità di fare il punto sulle quantità disponibili di vaccini provenienti da altri lotti.

Solo in tarda mattinata i vaccini sono arrivati, scortati dalla Polizia. A rassicurare chi era in coda il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, che dopo aver contatto i vertici dell’Asl ha fatto chiarezza su quanto stava accadendo. A segnare la distensione l’arrivo delle fiale. Quasi tutti i docenti hanno scelto comunque di non rinunciare all’opportunità offerta dal vaccino.

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