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AVELLINO- Vaccini, contagi e decessi. Le tre principali parole legate all’epidemia da Covid fanno registrare uno stop solo alla prima. Come previsto, la scorta consegnata lunedì all’Asl di Avellino, quella di una pizza con 195 flaconi e 1170 dosi e’ stata completata in tre giorni. Ieri mattina infatti le ultime dosi sono state necessarie per completare le somministrazioni al personale dell’Asl di Avellino, compreso lo stesso direttore generale Maria Morgante, che si è sottoposta nel pomeriggio all’inoculazione della dose di vaccino insieme al personale di Via Degli Imbimbo.
1094 le dosi somministrate nella giornata di martedì da parte dell’Asl, che aggiunte a quelle di ieri raggiungono quota 3600. Ma all’appello mancano almeno altrettante dosi e si dovrà attendere lunedì ora per la nuova consegna. In Irpinia tra Asl e Moscati si sfiorano i seimila vaccinati nella prima fase, anche se restano molti ancora in attesa. Una delle ultime questioni riguarda la Rsa di Bisaccia, dove ci sono pazienti con disabilità. Per loro non c’è stata nel piano di vaccinazioni regionale alcuna priorità. In attesa, così come lo sono i circa 1200 medici non convenzionati.
Sono arrivati a destinazione in Campania le prime dosi di vaccino anti-Covid Moderna. Mezzi speciali, attrezzati con celle frigorifere da 1.300 litri ciascuna, sono partiti ieri era dall’Istituto Superiore di Sanità di Roma. Ma il vaccino Moderna non è arrivato ad Avellino, dove anche ieri nel corso del vertice dell’Unità di Crisi è stato ribadito che saranno ancora somministrati i vaccini della Pfizer Biontech. Così n Campania, la ASL Napoli 1 Centro e la ASL di Salerno.
La Campania è così tra le prime regioni a ricevere il siero. Il vero timore è che la consegna ritardata dei vaccini possa far slittare di molto la campagna della prima fase e soprattutto avere effetti anche su quella per il territorio. Proprio ieri dall’Unità di Crisi sarebbe partita la fase di preparazione gli elenchi di tutte le categorie, in modo da essere pronti a scattare appena verrà dato il via libera dal governo, con l’annessa fornitura di vaccini, per le diverse categorie.
Pronti quindi gli elenchi di cittadini sopra gli 80 anni e di cittadini sopra i 60 anni con patologie croniche, ma anche di insegnanti e personale scolastico, forze dell’ordine, personale dei trasporti pubblici. Nell’ambito della vaccinazione di massa potrebbero essere utilizzati anche i medici di base, in Irpinia è stata già data la disponibilità dal presidente Francesco Sellitto, ma solo con vaccini diversi da quello Pfizer, che necessitino di una conservazione più facile senza bassissime temperature.
Dall’Unità di Crisi della Campania emerge anche una preoccupazione per le indiscrezioni filtrate dal governo su una distribuzione del vaccino di Moderna a Regioni con maggior numero di anziani, visto che la Campania è tra le Regioni con l’età media tra le più basse d’Italia. Niente stop invece per i contagi. L’Irpinia resta molto al di sotto della media regionale, con una percentuale del 3,4 % anche dai numeri del bollettino Asl di ieri. In totale sono 34 i contagi scoperti su 1.003 tamponi analizzati nei laboratori regionali.
I nuovi casi riguardano persone residenti nell’ordine: 1 ad Atripalda; 3 ad Avellino; 2 a Bagnoli Irpino; 1 a Carife; 8 a Chiusano di San Domenico; 1 a Flumeri; 1 a Forino; 1 a Mercogliano; 1 a Montecalvo Irpino; 1 a Monteforte Irpino; 3 a Montemiletto; 1 a Montoro; 2 a Moschiano; 1 a Pago Vallo Lauro; 1 a Pratola Serra; 4 a San Martino Valle Caudina; 1 a San Sossio Baronia; 1 a Serino.
E non si ferma il tragico bilancio delle vittime. Tre solo nelle ultime ore. È deceduto la notte tra martedì e mercoledì al Pronto soccorso dell’Azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati un 61enne di Sperone, risultato positivo al Covid-19. L’uomo è arrivato nel reparto di emergenza in gravissime condizioni ed è deceduto dopo qualche ora. Altri due decessi si sono registrati al Frangipane. Si tratta di un 85enne di Flumeri, ricoverato in Area Covid e di una 85enne di Ariano Irpino, ricoverata in Terapia Intensiva.
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