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Niente più zona rossa per la Campania. La cabina di regia del ministero della Salute ha, infatti, deciso di far rientrare la regione nell’area arancione. I dati di questi giorni, in effetti, fanno ben sperare con la curva dei contagi che continua a scendere. Ieri la percentuale positivi- tamponi era pari all’8,8%, ieri era 9,3%. Dati incoraggianti, dunque. Ma l’invito del governatore Vincenzo De Luca è, comunque, chiaro: serve rigore.
De Luca, che dice di condividere in pieno le misure adottate dal Governo per le prossime festività natalizie, in primis lo stop agli spostamenti tra regioni e comuni, nella consueta diretta Fb, è apparso alquanto ottimista. “Abbiamo la conferma di quello che mi ero permesso di anticiparvi, e cioè che la Campania alla fine sarà la regione che esce dal Covid prima delle altre, meglio delle altre e in un contesto di totale trasparenza. Un po’ di pazienza ma ci stiamo arrivando”, ha esordito.
Anticipa quale aspetto della prossima ordinanza, nessun rientro nelle seconde case, e chiama in causa una situazione, per ora, sotto controllo negli ospedali. “La Regione Campania rimane quella con la percentuale più bassa d’Italia per mortalità – ha spiegato De Luca – Sui ricoveri non abbiamo nessuna difficoltà. Stiamo sotto il 40% dell’occupazione dei posti letti per le terapie intensive siamo scesi ad una occupazione che va dal 160 al 180 dei ricoveri in terapia. Abbiamo raddoppiato le nostre terapie intensive da febbraio ad oggi, la percentuale di occupazione è sul 26-27 %. Abbiamo una situazione di ottima tenuta”.
Di sicuro si continuano a “spegnere” i focolai: dopo la zona rossa scattata per il campo rom di Scampia, ieri c’è preoccupazione per ventidue suore risultate positive al Covid-19 nell’istituto religioso Mazzarello di Torre Annunziata (Napoli). Tra le suore contagiate, ce ne sono sei ultranovantenni, mentre le altre hanno tutte più di 80 anni: nessuna al momento presenta sintomi tali da richiedere l’ospedalizzazione e tutte sono state poste in isolamento nella struttura di via Cavour.
C’è, poi, il Casertano, tra le aree più colpite della Campania: nove le persone decedute nelle ultime 24 ore. Molto alto, come avviene da quasi due settimane, il numero di guariti: sono 945, a fronte di 261 nuove positività riscontrate su 2144 tamponi effettuati (indice test- positivi al 12,2%, in leggero aumento). E c’è anche un altro fronte che rappresenterà di sicuro una criticità: con l’area arancione, per la Campania resta la chiusura di tanti esercizi commerciali, proprio ora che speravano di risollevare le sorti in vista dello shopping natalizio. “Bisogna riaprire questo fine settimana – aveva affermato stamattina il titolare di un negozio di abbigliamento maschile – il prossimo sarebbe già troppo tardi e soprattutto in strada ci sarebbe il caos perché le persone avrebbero poco più di una settimana per le compere natalizie”.
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