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AVELLINO- Il virus fa la sua prima vittima della seconda ondata anche tra i camici bianchi. Un prezzo altissimo quello che stanno pagando già in termini di contagi i professionisti impegnati in corsia e gli operatori sanitari. Più di sessanta tra medici, infermieri e oss nella prima ondata, un numero che si avvicina molto in questa seconda fase di pandemia. E ora c’è anche una vittima tra gli operatori in prima linea a combattere il virus.
E’ deceduto infatti ieri mattina nell’Unità operativa di Anestesia e Rianimazione, il dirigente medico dell’Unità operativa di Malattie Infettive dell’Azienda ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino, Mario Claudio Magliocca. Il professionista 66enne, risultato positivo al nuovo Coronavirus, era ricoverato dal 20 novembre. Residente a Roccarainola, Da ventinove anni lavorava all’Azienda Moscati ed era molto apprezzato per le indiscusse doti umane e professionali. La notizia della sua scomparsa ha suscitato profondo dolore in tutti i dipendenti dell’Azienda.
«La tragedia collettiva che stiamo vivendo – afferma il Direttore generale dell’Azienda Moscati, Renato Pizzuti – è ancora più drammatica quando colpisce uno dei medici impegnati in prima persona proprio nella lotta contro il Coronavirus. Il dottore Magliocca ha lavorato fino alla fine in uno dei reparti Covid, con grande umanità, competenza e profondo senso del dovere. La famiglia del Moscati si stringe intorno ai parenti, ai colleghi e agli amici del dottore Magliocca, del quale conserverà sempre vivo il ricordo dell’uomo e del medico».
Tanti gli attestati di dolore per la scomparsa del professionista anche dagli altri medici e strutture in prima linea contro il Covid, a partire dall’Ospedale di Ariano Irpino, quello di Medicina Covid: « È con profonda commozione che apprendiamo della scomparsa del collega infettivologo del Moscati, Dr. Mario Magliocca, travolto dal COVID-19. Il nostro cordoglio e la nostra vicinanza alla sua famiglia e a tutti quei colleghi che hanno sacrificato quanto di più prezioso avevano nello svolgimento del proprio dovere professionale».
In lutto anche la cittadina del nolano dove viveva. Nella giornata di ieri si è registrato anche un altro decesso Covid all’ospedale Sant’Ottone Frangipane di Ariano Irpino. Non ce l’ha fatta un uomo di 86 anni originario di Scampitella. Si tratta della vittima numero 33 dall’inizio del mese di novembre nella struttura Covid arianese. Una lunga lista di morte che non si ferma da giorni. 141 casi trovati su 1.430 tamponi processati. Con questo aggiornamento il bilancio è di 979 contagiati in 8 giorni. Torna a salire anche il contagio. Almeno 141 le positività regisrtrate ieri.
Nel dettaglio del bollettino, sono risultati positivi al coronavirus in Irpinia persone residenti: 1 ad Aiello del Sabato, 2 ad Aquilonia, 7 ad Ariano Irpino, 4 ad Atripalda; 1 ad Avella; 20 ad Avellino; 1 a Baiano; 2 a Bisaccia; 1 a Bonito; 2 a Capriglia Irpina; 2 a Casalbore; 2 a Cervinara; 1aFlumeri; 2 a Fontanarosa; 2 a Forino; 2 a Frigento; 1 a Gesualdo; 1 a Grottolella; 9 a Lauro; 1 a Lioni; 1 a Manocalzati; 1 a Marzano di Nola; 2 a Melito Irpino, 3 Mercogliano; 4 a Montella; 1 Montemiletto; 23 a Montoro; 1 a Moschiano; 4 a Mugnano del Cardinale; 1 a Nusco; 1 a Parolise; 1 a Pietradefusi; 1 a Pratola Serra; 1 a Quadrelle; 4 a Quindici; 8 a Santa Lucia di Serino; 1 a Santo Stefano del Sole; 2 a Scampitella;3aSerino;6aSolofra;1 a Sorbo Serpico;1aSperone;2 a Sturno;3aTaurasi; 1 a Villamaina.
La geografia del contagio in provincia di Avellino fa intravedere di nuovo segnali di ripresa dei positivi ad Avellino, dove la curva sembrava essere scesa. Ma c’è da considerare sempre il rapporto tra il numero complessivo dei tamponi, questi sono di più rispetto agli ultimi processati nei giorni scorsi. Di fatto, i contagi restano sostenuti non solo nel capoluogo, anche nei centri che in questa seconda ondata stanno soffrendo in maniera più acuta, vedi Montoro, dove si sono registrati 23 casi rispetto ai 20 della città capoluogo, e Solofra, ieri altri sei. Anche a Lauro continua l’attenzione resta molto alta, per gli ultimi nove contagi accertati dall’Asl di Avellino, così nella piccola Santa Lucia di Serino, con ben otto casi di persone positive al Covid.
Il paese ha già pagato un grosso tributo per un cluster che si era sviluppato in una famiglia. In larga parte si tratta anche dei risultati dei drive in che continuano ad essere organizzati dall’Asl sul territorio provinciale. I contagi, anche a causa delle misure restrittive che impongono ai residenti di restare a casa, si registrano prevalentemente all’interno degli stessi nuclei familiari. Ma anche ieri in alcuni comuni, soprattutto quelli interessati nelle ultime settimane anche da casi di «focolai» di infezioni, si sono registrate guarigioni.
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