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AVELLINO- I contagi continuano a scendere ma il virus miete altre tre vittime e nelle ultime ventiquattro ore, almeno due di loro sono al di sotto dei settanta anni, benchè già interessati da altre patologie. La lista di decessi si allunga e ancora una volta interessa il Vallo di Lauro, stavolta a Marzano di Nola, che è uno dei centri colpiti dalla seconda ondata del Covid in provincia di Avellino.

La notte scorsa è morto al Pronto soccorso dell’Azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino un 65sessantacinquenne di Avellino. L’uomo, positivo al nuovo Coronavirus, è stato trasportato venerdì sera in gravissime condizioni dagli operatori del 118 nel reparto di emergenza della Città ospedaliera. Non è stato possibile neanche ricoverarlo, tra l’altro non è neanche il primo caso di un decesso che avviene nel Pronto Soccorso, proprio alla luce della gravità delle condizioni di alcuni ricoveri d’urgenza.

Poco prima nella terapia intensiva del Covid Hospital dell’Azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino era deceduto un 66enne di Marzano di Nola. L’uomo, positivo al nuovo Coronavirus, era arrivato al Pronto soccorso della Città ospedaliera il 7 novembre ed era stato ricoverato in terapia subintensiva. Il 16 novembre le sue condizioni si sono aggravate ed è stato trasferito nell’area rossa (terapia intensiva) del Covid Hospital. Si è registrato anche ieri un nuovo decesso al Frangipane, dove venerdì c’era stata una tregua nella scia di morte che pure investe la struttura ospedaliera del Tricolle.

Ad Ariano Irpino è deceduta una ottantacinquenne di Caposele, ricoverata nell’Area Covid del presidio ospedaliero Sant’Ottone Frangipane. Il virus continua a correre nei comuni, anche se con numeri molto ridotti per quelli che nelle ultime settimaane sono stati al centro di veri e propri «focolai». Sono risultati positivi al coronavirus: 2 di Atripalda; 1 di Avella; 19 di Avellino; 1 di Bisaccia; 2 di Bonito; 1 di Caposele; 4 di Castelfranci; 1 di Cesinali; 1 di Flumeri; 1 di Fontanarosa; 1 di Forino; 1 di Frigento; 1 di Gesualdo; 4 di Grottaminarda; 1 di Lapio; 1 di Lauro; 2 di Marzano di Nola; 2 di Melito Irpino; 5 di Mercogliano; 1 di Montecalvo Irpino; 4 di Monteforte Irpino; 1 di Montemiletto; 24 di Montoro; 1 di Mugnano del Cardinale; 2 di Nusco; 1 di Ospedaletto d’Alpinolo; 1 di Pago Vallo Lauro; 1 di Pietrastornina; 2 di Prata Principato Ultra; 3 di Pratola Serra; 1 di Quindici; 1 di Roccabascerana; 3 di Rotondi; 6 di San Martino Valle Caudina; 1 di Santa Lucia di Serino; 1 di Sant’Angelo dei Lombardi; 2 di Santo Stefano del Sole; 3 di Solofra; 1 di Sperone; 2 di Summonte; 1 di Tufo; 1 di Volturara Irpina. Continua lo screening sul personale alla clinica Malzoni, dopo il caso dei 4 pazienti risultati positivi al virus: su 177 tamponi effettuati tra il personale, finora 11 sono risultati positivi, che si aggiungono ad altri camici bianchi che si erano infettati durante la settimana scorsa, tra cui un ginecologo ricoverato in gravi condizioni di salute. Continuano le dimissioni dei pazienti e la clinica ha avviato anche il monitoraggio tra i degenti, di cui ancora non si conosce l’esito.

Attività e ricoveri rimangono naturalmente sospesi, almeno fino al prossimo venerdì.La situazione che desta maggiore preoccupazioni resta quella di Montoro, dove il primo cittadino Girolamo Giaquinto però assicura che si sta facendo di tuttop per circoscrivere il contagio: «Abbiamo avuto altri quindici nuovi contagi- ha spiegato in un’intervista venerdì sera il sindaco (ieri sono stati 24 quelli accertati ndr) Abbiamo anche un numero importante di guariti, che sono 64, e solo venerdì sono stati diciotto. Abbiamo 270 contatti di positivi che si trovano al momento in isolamento. Abbiamo dati aggiornati anche sui dati della provincia di Avellino e Salerno, perché ci da un quadro complessivo che insieme ai tamponi effettuati ci consentono di avere un quadro della situazione dal punto di vista epidemiologico. L’Asl ha effettuato 1400 tamponi, un numero significativo quello dei test tra ottobre e novembre. C’è stata qualche difficoltà, come mercoledì, quando si è verificata una disfunzione. Rispetto a 130 previsti l’Asl ne ha effettuati 260. Al netto della disfunzione a cui anche l’amministrazione con l’ausilio della ProCivis ha cercato di mitigare, bisogna dire che sono stati tanti i tamponi. Non ci siamo fermati. Siamo pronti a partire con un’opera di ausilio, sussidiaria che la medicina territoriale ci ha chiesto di poter utilizzare. Abbiamo messo a disposizione della medicina territoriale dei tamponi antigenici».

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