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AVELLIN0- Primi 700 tamponi circa, previa richiesta, nel covid center allestito a Campo Genova dall’Azienda sanitaria locale in collaborazione con l’amministrazione comunale di Avellino e i militari dell’Esercito Berardi per il coordinamento logistico.


Fiume di persone, con tre tende allestite dall’esercito lungo il percorso che le auto devono seguire sia la postazione che si occupa del rilevamento dei dati con l’equipé Asl sia quella successiva dove viene poi effettuato il tampone.

“Stiamo felici di poter fornire il nostro prezioso contributo in questo delicato momento” – ci ha detto il generale Natale Ceccarelli che sta coordinato le attività dei militari. Complessivamente sono cinque i drive in allestiti in Irpinia. Oltre al capoluogo, nell’elenco di riferimento ci sono Avella, Ariano, Cervinara e Montella. Sono attivi tre giorni a settimana: martedì, giovedì e sabato dalle 8 alle 14. Accesso riservato alle persone che fanno parte degli elenti forniti dal servizi di epidemiologia e prevenzione. Solo campo Genova, che funge da postazione anche per i distretti di Monteforte e Atripalda, sarà operativa dal lunedì al sabato sempre, però, nella stessa fascia oraria (8-14).Il Comune è pronto ad affiancare l’Asl per ampliare lo screening sulla popolazione. «Dobbiamo arrivare a 5-600 persone testate al giorno, tra i tamponi che fa l’Azienza sanitaria e quelli che faremo noi, magari anche tramite i sierologici». Ad annunciarlo è il sindaco di Avellino, Gianluca Festa che anticipa anche un’altra iniziativa che l’ente avvierà a breve. «Previo bando per recepire le manifestazione di interesse, come Comune metteremo a disposizioni delle strutture ricettive per i familiari di persone positive, in modo da interrompere la catena del contagio». C’è, però, un elemento su cui il primo cittadino non si nasconde: «Un nuovo lockdown per noi sarebbe devastante».

Per questo, come detto, per evitarlo l’amministrazione proverà a mettere in campo tutte la azioni necessarie per far diminuire in contagi in città che «sono in aumento, ma siamo sotto la soglia regionale». Da oggi, a Campo Genova, partirà l’area attrezzata dall’Asl per i tamponi in modalità drive in, ma questa attività a breve verrà affiancata da quella del Comune. «Stiamo pensando di implementare la categoria delle persone da sottoporre ai test, in collaborazione con l’Ordine dei Medici – spiega Festa. L’Asl sta facendo un lavoro importante, ma riusciamo a testare 2-300 persone al giorno, noi vogliamo arrivare a5-600, utilizzando anche i rapidi o i sierologici, in modo da coinvolgere nello screening una fetta di popolazione più ampia. Vogliamo stare al fianco dell’Asl per completare il suo lavoro, lo faremo con nostre risorse, con test di verifica su pazienti asintomatici per evitare un peggioramento della malattia. Il virus lo sconfiggiamo se lo anticipiamo. Quindi l’Asl farà le sue verifiche sulle persone che potrebbero essere positive o a rischio, noi invece, come amministrazione, non vogliamo sostituirci, ma affiancare l’Azienda sanitaria con fondi nostri».

L’amministrazione attiverà anche un call center per le segnalazioni di cittadini, mentre la prossima settimana verrà pubblicato un bando per trovare strutture ricettive da destinare ai familiari dei contagiati da Covid. «In queste ultime settimane sta accadendo che un caso positivo contagi anche i familiari presenti in casa, noi invece vogliamo garantire a queste persone un alloggio in modo da evitare la diffusione del virus all’interno delle famiglie – spiega Festa.Pubblicheremo un bando per trovare strutture ricettive per i familiari dei pazienti Covid. Oggi le famiglie sono diventate un focolaio, dobbiamo diminuire i contagi»Nel capoluogo il numero dei positivi è in forte aumento anche se «al momento stiamo convivendo col virus meglio di altre realtà campane, ma dobbiamo garantire maggiori condizioni di sicurezza – spiega Festa. Un altro lockdown sarebbe devastante per la nostra comunità, ma fino a che riusciremo a dimostrare di essere bravi e diligenti, e quindi riusciamo a contrastare la diffusione, sono convinto che potremo mantenere in piedi anche molte attività della nostra città». Il primo cittadino si sofferma anche sulle critiche che riceve quotidianamente e ammette «c’è gente che non ha nulla da fare e si sfoga. C’è chi riesce a giustificare la propria esistenza solo grazie a me, ma io sono interessato alla salute dei cittadini – spiega. Addirittura cominciano a girare le fake news. La gente non ha proprio nulla da fare. In questi giorni ho visto un mio video di agosto proposto come se fosse attuale. Pur di denigrarmi hanno preso una mia dichiarazione di agosto sui fuochi piromusicali e l’hanno proposta ad ottobre. Alcune persone sono proprio disperate».


Al sindaco ha rilanciato l’idea di reperire posti letto anche Angela Mercarelli del Tribunale per i Diritti del Malato, che gli ha chiesto «reperire strutture idonee ad ospitare soggetti positivi al covid con sintomi lievi da isolare dalle rispettive famiglie, impossibilitate a gestirli in sicurezza, per evitare contagi dei propri familiari conviventi e costosi ricoveri impropri in strutture private. Proposta che purtroppo a tempo debito non veniva presa in considerazione mentre oraregistriamo la sua positiva valutazione, secondo cui Lei sarebbe intenzionato ad allestire la struttura dell’ex Ospedale Maffucci per accogliere i soggetti positivi al covid 19 con lievi sintomi che non possono appunto fare la quarantena in sicurezza presso le rispettive famiglie. Anche in considerazione dell’importante situazione epidemiologica del contagio».

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