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ARIANO IRPINO – Torna l’incubo del Covid al Frangipane e al Moscati . Dodici persone risultate positive presso la struttura ospedaliera della Città del Tricolle e altri quattro invece alla Città Ospedaliera. Nell’ultimo caso si tratta di due medici, due cardiologi uno addetto anche agli interventi e un perfusionista , tutti in servizio alla Città Ospedaliera nei Reparti di Cardiologia e Cardiochirurgia. Anche in questo caso la positività è emersa nell’ambito di uno screening a cui sono stati sottoposti i medici di due Reparti del Moscatil.
Come previsto in questi casi, è scattato l’isola – mento domiciliare per i tre operatori sanitari e i tamponi per tutto il personale dei due reparti interessati e in particolare anche per i contatti tra i pazienti . Pronto soccorso al collasso. Un pomeriggio di fuoco quello di ieri l’ospedale Moscati di Avellino. Le Ambulanze provenienti anche dal Nolano, dove, il pronto soccorso è stato chiuso per 24 ore hanno atteso tantissimo tempo prima di fornire assistenza ai pazienti con sintomi Covid.
Una situazione insostenibile come spiegano alcuni operatori e destinata solo a peggiorare. E si parla anche di un paziente ricoverato in Nefrologia positivo al Covid 19 che è tenuto in isolamento in una stanza del reparto perché non può essere trasferito in area Covid Nella serata erano cinque i pazienti positivi sono cinque.Ed arriva nello stesso giorno in cui anche nella città del Tricolle a seguito dello screening periodico tramite tampone naso-faringeo effettuato sul personale sanitario. Si tratta di un medico, sei infermieri e un Oss in servizio presso il presidio ospedaliero, oltre a quattro pazienti, di cui uno deceduto nella giornata di ieri.
I pazienti risultati positivi sono stati presi in carico dal dipartimento di prevenzione. E l’ASL Ac fa sapere che subito sono stati sottoposti a nuovo screening i reparti interessati da casi di positività, e ieri si è proceduto con l’esecuzione del tampone naso-faringeo anche al personale sanitario impiegato in tutto il resto dell’ospedale, al personale amministrativo, agli operatori di ditte esterne che prestano servizio nel presidio e ai degenti. Sono state santificate le unità operative interessate dal contagio, e ieri c’è stata la santificazione dell’intero ospedale. Immediato è stato l’intervento del sindaco Enrico Franza il quale nella mattinata di ieri ha inviato una nota alla Direttora Generale dell’ASL Av, Maria Morgante.
Il sindaco ha chiesto con forza, a nome dell’Amministrazione Comunale, che tutto il personale medico e paramedico di tutti i reparti dell’Ospedale Sant’Ottone Frangipane di Ariano Irpino,venga sottoposto ad un immediato screening. Questo perché ricorda Franza, la struttura arianese, è in prima linea nel contrasto all’epidemia. «Pertanto, si ritiene necessario tutelare in primo luogo il personale sanitario, parasanitario e gli addetti ad altre mansioni del nosocomio, al fine di salvaguardare i cittadini e tutti coloro che si rivolgono alla struttura ospedaliera».
Franza, sicuramente prima di assumere decisioni ha avuto un confronto con il vice sindaco Carmine Grasso e con l’assessore Pasqualino Molinario che sono medici e quindi in grado di dare delle indicazioni precise. Inoltre il sindaco Franza e la Giunta avevano già inviato una nota in cui chiedevano che l’Asl Av mettesse in campo una serie di iniziative volte al contrasto del contagio. Nella nota il sindaco Franza e la Giunta avevano ribadito la necessità di avanzare una serie di richieste alla direzione generale dell’Asl di Avellino e al Direttore Sanitario dell’Ospedale Frangipane in merito all’attivazione presso lo stesso nosocomio di un numero di posti letto da dedicare alla degenza di pazienti Covid-19 non superiore a 33, secondo quanto già previsto in fase di allestimento del relativo reparto, al fine di non penalizzare la gestione ordinaria delle attività ospedaliere.
Riguardo all’assistenza territoriale, avevano richiesto per tutto il territorio del distretto sanitario che le unità operative ( USCA ) fossero aumentate da 4 a 7, come assicurato dal direttore generale dell’Asl nella riunione del C.O.C. in data 16 ottobre. Inoltre avevano chiesto particolare attenzione riguardo all’assistenza domiciliare ai pazienti pauci-sintomatici e alla necessità di garantire eventuale assistenza anche extraospedaliera in strutture ricettive appositamente dedicate. E ancora: riattivazione del pretriage presso l’Ospedale al fine di assicurare percorsi separati a salvaguardia dell’incolumità dei cittadini. Implementazione e velocizzazione dello screening con tampone sia sul territorio che nel nosocomio. Attuazione di misure di sorveglianza e di prevenzione a salvaguardia dei degenti di strutture residenziali e/o di riabilitazione. «Nell’ottica di una più immediata attuazione delle misure di prevenzione e di tracciamento – concludeva la nota -, l’Amministrazione in primis si rende disponibile, come già precisato nella prima riunione del C.O.C., a collaborare attivamente con l’Asl, con il SEP e con tutte le forze dell’ordine locali ».
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