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ARIANO IRPINO- E’ un’odissea, quella che ha vissuto Terry Ferrantino, fisioterapista al centro Minerva di Ariano. «Ho lavorato fino al 20 marzo, poi dal 26 ho cominciato a soffrire di un forte mal di testa e tosse secca. Non diedi tanto peso a questi sintomi, perché soffro spesso di faringite…».
Sul suo profilo facebook dice, tra le altre cose:«Mi sento colpita nel profondo,
io, mio marito, la piccola, ma non giudichiamo, cerchiamo di essere tutti più uniti».
Lo scriveva il primo aprile, Terry, poi ne ha vissuti di giorni difficili, di momenti in cui tutto sembrava crollare. Per fortuna l’epilogo è stato ben diverso.
«Tutto è cominciato con quella banale tracheite- continua a dirci – temperatura massimo 37 e mezzo. Contatto il medico di base, mi prescrive un antibiotico. La notte si sveglia la mia bambina, 22 mesi, piangendo, la sentivo molto calda, febbre 38 e mezzo, subito tachipirina, guardia medica, ancora febbre l’indomani, io invece sfebbrata, solo tosse e mal di testa». Terry continua a ricostruire minuziosamente quei giorni:«Ho avvertito anche la pediatra, ma nel pomeriggio, quando vengo a sapere delle vicende del centro, fu il panico. I sintomi c’erano tutti, la pediatra mi disse di rimanere a casa, cosa che disse pure il medico di base. Non finisce qui. La sera febbre anche a mio marito».
Per Terry comincia un viaggio che non avrebbe mai voluto fare, pieno di paura, ansia, dubbi, preoccupazione.
«Poi, per fortuna, la piccola dopo due giorni si è subito ripresa, solo ancora un po’ di tosse. Ma non è stato facile. Pensate, io con la mascherina, lei che la toglieva, che piangeva». Il tampone viene effettuato a Terry otto giorni dopo la richiesta, per il riscontro ne sono passati altrettanti. Con grande sorpresa, il risultato è stato negativo. «Onestamente è un po’ strano. Io ho avuto tutti i sintomi, ho perso anche il gusto e l’olfatto, ma è
uscito negativo, e stiamo parlando del tampone faringeo, non del test rapido. Il secondo tampone è stato effettuato a tutti noi tre, ed ora stiamo aspettando. E’ probabile, se verrà confermata la negatività anche per mio marito e la bambina, che siamo stati colpiti da una forma molto lieve, ho sentito vari medici che mi hanno dato questa spiegazione, ma potrebbe essere anche un caso di falso negativo, nel senso che quando il test viene fatto in ritardo il quadro è già falsato, e quindi bisognerebbe rifarlo».
Ancora col fiato sospeso, ma con meno ansia, a quanto pare, perché Terry dice che in fondo stanno tutti bene, «ancora problemi con il gusto e l’olfatto, ma la sintomatologia iniziale, quella, non si sta più manifestando».
Cosa resta di una esperienza simile, che ti cambia la vita tutto d’un tratto e ti getta nel panico? «Finché non avremo i risultati definitivi, la nostra quarantena dovrà continuare, è davvero lunghissima.
Sono ferma ormai da tempo: mai avrei pensato di poter vivere questa esperienza, ma ringrazio Dio, perché ho avuto la fortuna di stare con mia figlia per tutto questo tempo. I miei genitori vivono in un altro comune, a chi avrei potuto lasciarla? La mia più grande paura era questa. Ma forse è stata lei a darmi la forza per sconfiggere il male».

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