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Avellino- Morgante e Pizzuti non hanno dato risposte sufficienti e gli impegni recepito dal tavolo saranno verificati. E’ quello che dopo quatto ore di confronto in Prefettura dove dopo numerose richieste e arrivato il confronto presieduto dal prefetto Paola Spena hanno sottolineato alcune delle sigle sindacali presenti. Restano molte risposte inevase. E le richieste sono state incalzanti. A partire da quelle della delegazione della Uil, composta da Luigi Simeone, segretario generale della Uil di Avellino e Benevento e dal segretario generale della Uil Funzione Pubblica Gaetano Venezia, che ha chiesto ai vertici dell’Asl e del Moscati numerosi chiarimenti e iniziative da assumere: “La Mancanza di presidi, in particolare nei reparti di Oncologia, Dialisi, Pneumologia di Contrada Amoretta, la riorganizzazione dei reparti dell’ospedale di Ariano dopo la denuncia inviata al Presidente della Regione Campania dai Primari. Ma anche l’apertura del pre triage h24 presso l’ospedale di S. Angelo dei Lombardi, l’assunzione di tecnici della prevenzione, il controllo della realizzazione dei percorsi separati e la fornitura dei Dispositivi di protezione individuale nelle case di cura, e l’astensione dell’attività lavorativa in permesso assenza per emergenza dei dipendenti con patologie croniche”. Impegni che la Uil ha garantito che saranno verificati già dalla prossima riunione del Tavolo in Prefettura. “Le risposte della Morgante sono state sufficienti” ha spiegato Licia Morsa, segretario provinciale della Funzione Pubblica della Cgil alla videoconferenza insieme al segretario generale Franco Fiordellisi: ” Abbiamo posto una serie di domande perché da un mese e mezzo come Cgil abbiamo sollecitato Asl e Moscati senza aver nessuno riscontro alle nostre istanze. Per cui è stato sollecitato l’intervento del prefetto per Convocare un tavolo. E devo dire che le risposte ricevute non sono state completamente esaustive, ci sono ancora dei punti che vanno chiariti: dalla carenza del personale e mancato reclutamento dello stesso, a quelle che definisco chiusure dei reparti di Ariano ma il direttore li chiama accorpamento note. Di fatto non funzionano alcuni reparti che anche i cittadini dovrebbero rivolgerti e poi il controllo che anche i cittadini dovrebbero rivolgerti e poi il controllo anche i cittadini a quale struttura dovrebbero rivolgersi. Verificare quanto è stato fatto dall’Asl per la sicurezza sui luoghi di lavoro nelle case di cura private e i rapporti con le cooperative in convenzione. Anche quello è un controllo che spetta all’Asl in virtù dell’obbligo quale responsabile in solido. Tanti altri punti sul quale il direttore dell’Asl non ha risposto in modo dettagliato. Se si continuano a fare bandi per tre mesi sarà difficile reclutare personale. Il direttore Morgante continua a dire che si attiene alla norma. La norma prevede anche i sei mesi rinnovabili. Attirano di più gli operatori, visto che si tratta di andare al fronte”.
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