2 minuti per la lettura
NAPOLI – Manca il sangue: andate a donare. La risposta dei campani non si è fatta attendere. La scorsa settimana, le ‘banche del sanguè avevano segnato una diminuzione dei donatori e un rosso spaventoso: -666 unità di plasma. Una differenza negativa che aveva, di fatto, esaurito le scorte con conseguenze negative e potenzialmente pericolose per i malati che hanno bisogno delle trasfusioni. Nel centro trasfusionale dell’ospedale Cardarelli, in due giorni, la media giornaliera di donatori è stata di 100 persone. “Nei giorni normali sono circa 20 i donatori – dice Michele Vacca, direttore della Medicina trasfusionale – La scorsa settimana, erano tre al giorno». Da solo, il centro del Cardarelli ha raccolto 300 unità di sangue, che, però, non basta mai. Vacca lancia un appello: «Non fermatevi, continuate a donare». I percorsi sono assolutamente sicuri, distanti dai reparti dove ci sono i malati «come è sempre stato».
A breve, inoltre, saranno attivate dai centri trasfusionali linee telefoniche dedicate per prenotare la propria donazione, così da evitare di creare code e non dover aspettare troppo il proprio turno.
Tra i primi ad aderire all’appello gli operai della Whirlpool Napoli, fabbrica a rischio dismissione. Oggi in sette hanno
donato al centro trasfusionale dell’Ospedale del Mare.
Appuntamento alle 8 in fabbrica, a via Argine, dove una navetta, messa a disposizione dalla Asl Napoli 1, ha accompagnato i donatori al centro e dopo li ha riportati indietro. «Ma è solo l’inizio – fa sapere Vincenzo Accurso, uno degli operai – stiamo raccogliendo altre adesioni». Al centro trasfusionale, sono arrivati indossando la maglia simbolo della loro vertenza “Whirlpool Napoli non molla», una è stata regalata ai vertici della struttura, un’altra rimarrà esposta nel reparto. «Perché sia il simbolo di una Italia intera che non molla – spiega Accurso – Il nostro motto è ‘Chi dona non ti abbandonà, in questo momento siamo chiamati tutti a stare accanto a chi ne ha più bisogno».
Donatori ‘in filà anche al Santobono-Pausillipon, l’ospedale pediatrico. Nessuno si è tirato indietro. E’ una risposta «eccezionale», fa sapere Vacca, «di tutti i campani». «Ci sono arrivate conferme incoraggianti da Caserta, Avellino, da tutte le città della regione – aggiunge – Così come dal Monaldi, dal Policlinico Federico II. Ci aspettiamo una risposta anche maggiore nel weekend».
Ora, però, non bisogna abbassare la guardia, ma continuare donare perché la richiesta di sangue è sempre elevata. Vacca lancia un appello: «Andate a donare, recandovi al centro trasfusionale più vicino e soprattutto continuate a farlo. Vi aspettiamo».
Nel territorio della Asl Napoli 2 nord, da lunedì, saranno invece allestite delle emoteche all’esterno degli ospedali di
Pozzuoli, Giugliano e Frattamaggiore, insieme con l’Avis.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA