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AVELLINO- Al Comune di Avellino arriva ufficialmente la nuova missiva, la quarta in poco di più un anno, a firma del Prefetto Paola Spena, il cui intervento stavolta era stato sollecitato dai capigruppo della maggioranza Festa, nell’impossibilità della riformazione delle Commissioni consiliari alla luce della nascita di un nuovo gruppo misto, sulla carta proprio interno alla squadra di governo. Dopo il confronto a Palazzo di Governo della settimana scorsa, la lettera del Prefetto è stata indirizzata al Segretario generale dell’Ente, Vincenzo Lissa, chiamato ad informare tutti i consiglieri comunali delle indicazioni tracciate dall’Ufficio periferico del Ministero dell’Interno.
Anche in questo caso, come già era accaduto dopo le analoghe sollecitazioni dei consiglieri di minoranza, il Prefetto inviata i gruppi consiliari a ricercare i criteri di equilibrio dell’azione amministrativa al loro interno, senza pregiudicare ulteriormente l’attività. Una missiva, che come scrivere in premessa la stessa Spena, “fa seguito alla precorsa e voluminosa corrispondenza inerente il funzionamento delle commissioni consiliari permanenti che, dopo l’auspicato riordino operato dal Consiglio comunale con delibera numero 32 del 22 marzo 2021, anche sulla base del parere tecnico-giuridico reso dal Segretario generale dell’Ente con nota del 9 settembre 2019, registrano nuovamente difficoltà operativa”.
Una “ vexata quesito” perdurante e oggetto di esposti da parte dei consiglieri comunali, che il Prefetto ricorda essere stata già ampiamente illustrata con tre precedenti note, evidenziando come “ le commissioni consiliari una volta istituite sulla base di una facoltativa previsione statutaria, sono disciplinate dal regolamento comunale con l’unico limite, posto dal legislatore, riguardante il rispetto del criterio proporzionale nella composizione”.
Quell’esigenza di proporzionalità e rappresentativa rivendicata proprio dai consiglieri di maggioranza che vedono minato l’equilibrio interno dal nuovo gruppo misto “Liberà è partecipazione”, chiedendo dunque la formazione ex novo degli organismo comunale. Per questo il Prefetto scrive che “Le forze politiche presenti in Consiglio devono essere il più possibile rispecchiate anche nelle commissioni, in modo che in ciascuna di esse sia riprodotto il loro peso numerico e di voto. Il Regolamento delle commissioni consiliari adottato dal Comune di Avellino-articolo 3 comma 1- indica che ogni consigliere può far parte di non più di due commissioni” demandando, ai sensi del successivo comma 2, ad apposita deliberazione consiliare la fissazione del “numero dei componenti delle commissioni consiliari permanenti in modo che sia, per quanto possibile, uguale in tutte le commissioni e con criterio proporzionale tenendo conto della consistenza numerica dei gruppi rappresentati in Consiglio e prevedendo che il rapporto numerico esistente nel consiglio tra maggioranza e minoranza non deve essere in alcuno modo alterato.
In conclusione, le Commissioni consiliari come organi di cui il Consiglio si avvale, il perimetro di riferimento per la costituzione resta delineato dai criteri di proporzionalità e rappresentatività”. Alla luce degli aspetti tecnici esposti il Prefetto lancia anche un appello “alla responsabilità di tutte le componenti del consiglio comunale perché addivengano, all’esito di un sereno e proficuo confronto democratico, connotato da garbo e rispetto istituzionale, ad una intesa che porti ad una rapida soluzione delle nuove criticità – emerse anche a seguito della nascita di nuovi gruppi consiliari in ordine alla composizione delle commissioni in argomento che, peraltro, sembrava aver raggiunto un punto di equilibrio con il loro rinnovo. Ciò assume ancor più significato nell’attuale momento storico, in cui è imminente l’ingresso in zona bianca di questo territorio che prelude a nuove aperture, le quali impongono un maggiore sforzo delle attività in ausilio al Consesso da parte delle commissioni, nella costante ricerca del bene della collettività.
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