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AVELLINO – La questione Novolegno resta irrisolta. Venerdì scadrà la cassa integrazione e i 105 operai rischiano di rimanere al verde. “Lo scorso febbraio con le Sardine d’Irpinia ed i lavoratori della Novolegno – ricorda Claudio Petrozzelli – organizzammo un’assemblea pubblica nella sala consiliare del comune di Montefredane, occupata dai lavoratori ad oltranza, per parlare della loro vertenza e per dare loro supporto e vicinanza. Venerdì 15 scadranno i dodici mesi di ammortizzatori sociali per i 105 lavoratori dello stabilimento di Arcella e la loro unica prospettiva sarà il licenziamento. È notizia degli ultimi giorni, infatti, che la proprietà Fantoni, nonostante ne avesse la facoltà, ha rifiutato di accedere alla Cassa Integrazione Straordinaria legata all’emergenza del Covid-19, motivando la scelta del diniego a “ingenti costi a carico datoriale”. 18 settimane di ammortizzatori sociali extra che avrebbero consentito ai lavoratori di respirare in questo momento drammatico e che avrebbero consentito all’azienda di trovare soluzioni alternative per salvare, almeno in parte, la produzione del polo. È chiaro che il gruppo friulano non abbia alcun interesse nel salvaguardare il lavoro dei dipendenti irpini che per 40 anni, grazie alla loro dedizione, hanno permesso al gruppo Fantoni di guadagnare grandi profitti grazie ad un’attività che ha contribuito “al mantenimento di una produttività globale ai massimi livelli in Europa.” La mia speranza – conclude – è che si possa trovare una soluzione in extremis per salvare 105 famiglie che già vivono situazioni difficili a causa della crisi provocata da questa pandemia in corso. Nei giorni scorsi il sottosegretario all’interno dei 5stelle Carlo Sibilia aveva rassicurato: “Per la Novolegno è possibile accedere alla cassa integrazione per Covid-19. Ringrazio il Ministro Nunzia Catalfo per la sensibilità e il pronto interessamento. Un altro spiraglio si apre per i dipendenti in difficoltà. La dirigenza è già stata contattata dal Ministero del Lavoro. Ai lavoratori avevamo promesso che non ci saremmo dimenticati di loro. Forza!”.
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