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TAURASI – “Il Turismo, nei prossimi anni, è destinato ad avere una crescita esponenziale per il Sud. Un fattore che muove economia, lavoro e ricchezza ma sul quale, però, il Mezzogiorno fa ancora fatica a farsi trovare preparato, risultando essere ben al di sotto del proprio potenziale”. E’ il monito lanciato dell’europarlamentare Andrea Cozzolino intervenuto, ieri sera, nel corso del convegno “Verso la Conferenza Programmatica dei Distretti Turistici della Campania” avuto luogo presso la Cantina “Antica Hirpinia” di Taurasi.
Cozzolino evidenzia anche come, la Politica, “ha concentrato negli ultimi anni poca attenzione sulla questione Turismo. Napoli e Campania – dice l’ex assessore regionale – potrebbero avere decine di milioni di turisti in più ogni anno. C’è bisogno di un’alleanza fra i settori del Turismo e dell’Agroalimentare, l’altro grande comparto che genera vera ricchezza. La scommessa vincente per questi territori – afferma l’europarlamentare – è, perciò, proprio questa. I prossimi investimenti, sia pubblici che privati, che verranno fatti nei prossimi anni vadano, pertanto, concentrati proprio su questi due aspetti cruciali”.
Un concetto, quello di Cozzolino, ribadito anche dal presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania, Maurizio Petracca: “Il Turismo, senza Agricoltura, in Irpinia non esiste. Tutto il turismo della provincia di Avellino, difatti, rimane indissolubilmente legato al mondo agricolo”. E sul tema dei Distretti Turistici, il consigliere regionale avverte: “Questi strumenti, molto spesso, si accavallano con altri, ma quel che sembra poter essere un lato negativo, può diventare un aspetto positivo se i territori giungano a fare sintesi. Ritengo, per questo motivo, che due strumenti come il Distretto Rurale e quello Turistico debbano camminare di pari passo. C’è bisogno di una regia condivisa, dialogando con umiltà tutti insieme. L’imprenditoria locale si attivi per costruire questi percorsi – dichiara ancora Petracca. Il tempo delle lamentele è finita, ora bisogna costruire il futuro e gli strumenti per farlo ci sono tutti”. Il Presidente della Commissione Agricoltura plaude, poi, al Presidente della Provincia di Avellino per il lavoro svolto in materia di Turismo: “Bene ha fatto Biancardi ad introdurre il tema della Fondazione, ma esso non può essere slegato da quello dei Distretti Turistici”.
Per il vicepresidente della Commissione Cultura della Regione Campania, Pasquale Sommese, la Campania sul tema “non parte da zero. I Distretti Turistici risultano essere progetti strategici per i territori. La sfida resta, però, quella di un salto di qualità della burocrazia regionale”.
Presenti, al convegno di Taurasi, anche tutti i Presidenti dei Distretti Turistici della provincia irpina. Nicola Di Iorio, Presidente del Distretto Turistico “L’Irpinia del Principe e dei tre Re”, definisce essi come dei “collanti, strumenti di aggregazione sul territorio che, con altri soggetti, hanno la necessità di concorrere e creare un unico sistema unitario. Quella dei Distretti Turistici – chiosa Di Iorio – è una sfida che la Politica di oggi deve cogliere, anche per combattere quel decremento demografico sempre più evidente fra le aree interne della Campania e quelle costiere”.
Per Pasquale Giuditta, primo cittadino di Summonte e Presidente del Distretto Turistico del Partenio, “la Campania sta accumulando ritardi a causa di una mancanza di strategia turistica. I Distretti Turistici – afferma Giuditta – sono strumenti innovativi, attraverso i quali si può fare tanto, ma c’è bisogno di valorizzare e potenziare maggiormente i beni storici, culturali ed artistici a disposizione”.
Vincenzo Marrazzo, Presidente del Coordinamento dei Distretti Turistici della Campania, ricorda ancora “la necessità di legare il settore Agroalimentare al Turismo”, illustrando tutte le potenzialità di questi strumenti. “Tuttavia – sottolinea Marrazzo – c’è bisogno di un potenziamento per le infrastrutture delle Aree Interne. I Distretti Turistici, quindi, devono necessariamente diventare uno strumento di confronto, di attività progettuali, con una dimensione sovracomunale. C’è, però, bisogno di fare sistema e di un lavoro corale”.
Marciano Santosuosso
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