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AVELLINO- “Il ponte di San Giorgio è la dimostrazione che quando si vuole, le cose si fanno in tempi brevi. Un anno e un mesa fa è iniziato il getto per le fondazioni”. A parlare è il professor Luigi Coppola, docente dell’Università di Bergamo e presidente della sezione italiana dell’American Concrete Institute (Aci) che ha collaborato con Italcementi alla formulazione del calcestruzzo utilizzato per ricoprire i 1.067 metri di lunghezza dell’impalcato del ponte.

E’ nato ad Ariano Irpino e poi la sua passione per lo studio del cemento lo ha portato all’università di Ancona dopo si è specializzato con luminari della materia. Oggi Coppola è uno dei massimi esperti di cemento e per questo è stato chiamato a lavorare alla realizzazione al Ponte di San Giorgio, una struttura all’avanguardia inaugurata ieri, simbolo del riscatto di Genova dopo la tragedia del 14 agosto del 2018 con quel crollo che costò la vita a 43 persone. Il nuovo ponte, progettato dall’architetto e senatore a vita Renzo Piano sarà aperto al traffico dal 5 agosto e dovrà avere come suo primi requisiti la sicurezza, la stabilità, la resistenza nel tempo. “Durerà nel tempo”, assicura Coppola.

“Per ulteriore sicurezza abbiamo studiato anche la durabilità nei confronti del gelo – aggiunge Coppola – pur se negli ultimi quarant’anni a Genova la temperatura è andata sotto zero soltanto due volte”. Gli studi per la soletta sono stati fatti tra novembre e marzo, ma prima il professor Coppola si era già occupato anche dei calcestruzzi delle pile. “Chi costruisce deve sapere con esattezza quando disarmare un blocco prima di gettare quello successivo, perché è necessario che il materiale abbia raggiunto un certo livello di resistenza prima di procedere allo step successivo”.

Il materiale progettato è anche ecosostenibile: il calcestruzzo è stato confezionato infatti con cementi a basso impatto ambientale, grazie alla presenza di un 40% di materie prime riciclate provenienti dal ciclo produttivo dell’acciaio. Il prossimo impegno di Coppola sarà proprio qui in Irpinia per partecipare ai lavori dell’Alta Capacità-Velocità Napoli-Bari. “Sarebbe un’opera strategica, di fondamentale importanza per lo sviluppo dell’Irpinia, per aiutare imprese e turismo, per migliorare il benessere in generale: basti pensare che quando l’Alta Capacità sarà completata per spostarmi da Milano ad Ariano ci impiegherò appena cinque ore, mentre oggi è necessario il doppio del tempo”.

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