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Il Covid ha stroncato anche il più coriaceo dei socialisti d’Irpinia. Morto ieri allo Spallanzani di Roma all’età di 79 anni, Arturo Iaione, era avvocato ed esponente politico nazionale e provinciale del garofano. Aveva iniziato la sua fervente militanza negli anni ’70 fino a diventare guida del Partito Socialdemocratico ricoprendo la carica di segretario irpino. Sempre molto attivo in Irpinia, ad Atripalda dove era nato e ha ricoperto la carica di assessore, vicesindaco e consigliere comunale. Iaione nelle scorse settimane era stato ricoverato al Moscati per poi essere trasferito a Roma.
Era un socialista per temperamento, una persona mite e intransigente sui sani principi morali e politici, dialogante, una persona genuina, che sapeva ancora guardare negli occhi e parlare con la gente per la strada e portare la voce degli ultimi all’attenzione della politica. Un socialdemocratico di altri tempi. Oggi la socialdemocrazia si chiama Possibile, Articolo Uno, Sinistra Italiana, Partito Socialista Democratico Italiano ed Nuovo PSI, la radice è sempre la stessa e a questa che Iaione attingeva linfa. Quello che contava in fondo era la giustizia sociale. Una passione politil Covid uccideca fatta ancora di idealità. E’ questo che faceva Iaone. A ricordarlo è la politica di centrosinistra e centrodestra. “Un grande socialista, un grande amico, un combattente”, dice Sabino Carpentieri, esponente storico del Psi. E Massimiliano Del Mauro, consigliere comunale di Forza Italia ad Atripalda, parla di “un maestro”.
Tante battaglie, candidato due volte a sindaco di Atripalda, candidato alle Regione nel 2015 a sostegno di De Luca, Capentieri racconta di aver visto il compagno Iaione l’ultima volta lo scorso anno proprio in occasione delle Regionali: “Venne a trovarci nella nostra sede di Avellino, era sempre pronto a dare il contribuito e lo fede anche in quella occasione in campagna elettorale”. Lo ricorda Peppino Romano come “strenuo difensore dei più deboli, sagace interprete di mille battaglie socialiste”. E ancora Giuseppe Solimine di Centro democratico: “Una persona perbene”
Per i militanti della sezione del PSI “Ireneo Vinciguerra la sua scomparsa priva i socialisti “della sua preziosa competenza professionale, sempre al servizio del partito, e del suo entusiasmo che lo ha sostenuto nella sua attiva militanza”. Tutti i socialisti campani “si stringono intorno al dolore della famiglia del caro compagno, storico dirigente socialista e punto di riferimento per il suo impegno politico e sociale”.
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