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Interrogatorio di garanzia per l’ex sindaco di Avellino che ascoltato per 4 ore ha respinto ogni accusa a suo carico


E’ durato quasi 4 ore l’interrogatorio di garanzia per l’ex sindaco di Avellino, Gianluca Festa, il quale ha respinto ogni accusa a suo carico. Arrivato al Tribunale di Avellino poco prima delle 14:30, l’orario fissato dal giudice Giulio Argenio per l’interrogatorio di garanzia per poi tornare agli arresti domiciliari.

Gianluca Festa, ex primo cittadino, ha respinto tutte le accuse a suo carico per le quali è indagato: affidamenti e sponsorizzazioni presuntivamente illeciti, ma anche depistaggio, inquinamento delle prove e rivelazione del segreto d’ufficio relativamente a due concorsi banditi dal comune di Avellino.
Festa, durante l’interrogatorio, ha risposto a tutte le domande del Gip fornendo tutte le spiegazioni sui fatti che gli vengono contestati. E lo ha fatto con “determinazione e puntualità”; lo sottolinea il suo legale Luigi Petrillo.

Lo stesso avvocato penalista valuterà poi nei giorni a seguire se intraprendere l’eventuale ricorso al Tribunale del Riesame. La richiesta è l’annullamento della misura cautelare (domiciliari) scattata il 18 aprile scorso. Misura firmata proprio dallo stesso magistrato che lo ha interrogato. “Nel rispetto della magistratura non intendo parlare dell’interrogatorio reso e non ho intenzione di rivelarne il contenuto”. Queste le prime dichiarazioni dell’avvocato di Festa.

“Posso solo dire che l’ex sindaco ha risposto a tutte le domande” ha aggiunto. “Siamo certi che oggi è stato dato un importante contributo sulla vicenda e ci auguriamo che questa vicenda processuale possa esaurirsi nel più breve tempo possibile”. L’augurio inoltre è “che l’ex sindaco possa uscire con la dignità restituita. Festa – conclude il penalista – è stato ed è particolarmente combattivo, ma estremamente sereno”.

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