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AVELLINO – Utilizzava conti correnti di procedure fallimentari, in cui rivestiva il ruolo di curatore, per prelievi bancari. È finito agli arresti domiciliari un noto commercialista di Avellino, che è stato raggiunto oggi da un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Avellino su richiesta della procura irpina ed eseguita dalla guardia di finanza del comando provinciale irpino.
I finanziari contestualmente hanno eseguito il sequestro preventivo di beni dal valore di oltre 100.000 euro. L’indagato è ritenuto responsabile di plurime ipotesi di peculato e truffa aggravata dall’abuso delle pubbliche funzioni svolte nel ruolo di curatore custode giudiziario in molte procedure fallimentari ed esecutive pendenti innanzi ai giudici avellinesi.
Le indagini coordinate dalla procura di Avellino sono scaturite da una segnalazione del luglio 2019 del giudice fallimentare per presunte anomalie nei movimenti di prelievo dei conti correnti di una procedura fallimentare, nella quale l’indagato rivestiva il ruolo di curatore.
L’episodio portò all’emissione di un primo provvedimento restrittivo della libertà personale e di sequestro dei beni nei confronti dell’indagato, seguito dalla sua sostituzione nelle procedure fallimentari ed esecutive in quel momento pendenti presso il Tribunale di Avellino.
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