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Questa mattina personale della Questura di Avellino ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere e degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della D.D.A. di Napoli nei confronti dei soggetti di cui all’allegato elenco, tra cui amministratori ( in passato e attualmente in carica), funzionari comunali e vigili urbani, ma anche imprenditori e pregiudicati locali, del comune di Pago del Vallo di Lauro.
Il provvedimento trae origine da una complessa attività di indagine svolta dal personale della Squadra Mobile della Questura di Avellino avente ad oggetto le attività delinquenziali commesse dalle nuove leve della criminalità organizzata attiva in Provincia di Avellino ( nella specie nel Vallo di Lauro, roccaforte delle più agguerrite organizzazioni camorristiche irpine, tra le quali i Cava e i Graziano).
Secondo quanto ritenuto dal G.I.P., le indagini, svolte in primo tempo nei confronti dei fratelli Vitale (all’epoca legati al Clan Cava) e poi estese nei confronti di alcuni amministratori del Comune di Pago del Vallo di Lauro, hanno disvelato una stretta connessione tra funzionari comunali ed esponenti della criminalità locale ed hanno consentito di accertare profonde infiltrazioni camorristiche e condizionamenti nell’attività amministrativa e politica del suddetto ente locale da parte di Maffettone Giulio, esponente di rilievo dell’associazione camorristica Cava, ucciso di recente in un agguato di natura mafiosa, e di Vitale Luigi: su questi fatti illeciti si è focalizzata l’attenzione degli inquirenti.
In particolare, sono stati acquisiti concreti elementi in ordine ai delitti di abuso d’ufficio, concussione, estorsione, aggravati dall’utilizzo del metodo mafioso.
D’altronde, l’infiltrazione della criminalità di tipo mafioso nel Vallo di Lauro, è più specificatamente nei comuni di Quindici, Lauro e Pago del Vallo di Lauro, è segnalata da oltre un trentennio sulla base di specifiche risultanze investigative. Ed infatti, l’amministrazione del Comune di Pago del Vallo di Lauro, anche allora guidata dall’ex sindaco Corcione, nel 2009 è stata sciolta per infiltrazione camorristica.
Le indagini, svolte tra la fine del 2012 e la fine del 2015, si sono concretizzate principalmente, in attività tecniche di intercettazione, nell’esame di documentazione e nell’assunzione di dichiarazioni da parte di vittime, testimoni e collaboratori di giustizia.
Di particolare rilievo appaiono le intercettazioni ambientali nell’ufficio del Sindaco e nell’Ufficio Tecnico. Esse hanno consentito di registrare – quasi in presa diretta – la commissione dei gravi reati contestati.
Ed invero, dall’ascolto di queste sono emersi le frequentazioni, i rapporti di contiguità tra amministratori della passata amministrazione comunale ( nel giugno 2016 ci sono state le nuove elezioni) e funzionari pubblici con pregiudicati, le richieste di denaro o di altri beni, le intimidazioni e le pressioni nei confronti delle vittime, il condizionamento dell’attività amministrativa, i progetti illeciti e la volontà degli amministratori di utilizzare la cosa pubblica per fini personali, le ingerenze da parte della criminalità organizzata tali da determinare un’ alterazione del procedimento di formazione della volontà degli organi elettivi e amministrativi e da compromettere il buon andamento e l’imparzialità dell’Amministrazione, il controllo del territorio.
Il video dell’operazione è possibile scaricarlo al seguente link:
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