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AVELLINO- L’amministrazione comunale del sindaco Gianluca Festa è pronta a chiudere il “mini” cartellone degli eventi estivi, fermo restando la necessità di seguire le misure anticovid, al netto dell’entrata in vigore da ormai una settimana della zona bianca. Già durante i prossimi giorni la giunta comunale dovrebbe varare un primo indirizzo, a partire dall’impegno di spesa per l’estate 2021 con aiuto del tesoretto di fondi in giacenza anche dal 2020, quando sempre in virtù dell’emergenza sanitaria legata dal covid, l’amministrazione optò per non organizzare il faraonico Ferragosto che contraddistinse il primo anno dell’insediamento del sindaco Festa, con un cartellone e una serie di concerti che attirarono in città migliaia di persone.

Uno dei punti di ripartenza per l’estate 2021, saranno i classici le luminarie e i fuochi d’artificio di Ferragosto che, tra l’altro, già lo scorso anno il sindaco non volle sottrarre ai suoi concittadini. Contestualmente ci sarà il classico mese delle giostre per i più piccoli dopo diversi incontri che l’amministrazione già ha tenuto con gli operatori del settore. Più difficile che tornino le bancarelle, una tradizione ormai annullata la città da diversi anni per una serie di noti problemi, così come l’attuali periodo ancora sotto osservazione dopo un anno e mezzo di covid, sarebbe orientando l’amministrazione a non organizzare il celeberrimo concertone di Ferragosto.

Il lavoro della giunta, quindi, è concentrato sull’organizzazione di mini eventi sotto un profilo sicuramente soft, da un lato per non rischiare che gli eventi attirino troppe persone e di conseguenza generino assembramenti, ma anche a questo punto per un ragionamento sui fondi degli anni 2020- 2021 che, a questo punto, l’amministrazione potrebbe investire successivamente. anche nelle more dell’imminente nascita della Fondazione di partecipazione che dovrà mettere sotto un’uni – ca gestione le principali strutture cittadine a vocazione culturale, su tutte l’ex Eliseo, il teatro Gesualdo, Casina del Principe e a seguire.

Sempre a proposito dell’estate avellinese dalla giornata odierna, se per tutta Italia cadrà l’obbligo dell’uso della mascherina, il capoluogo così come l’intero Regione Campania, dovranno fare i conti con l’ordinanza restrittiva del presidente campano Vincenzo De Luca che prevede comunque l’obbligo della mascherina, oltre che stringenti misure anti movida.

“Tutti i locai di ristorazione- si legge nel dispositivo- a partire dalle 22:00 non potranno più somministrare bevande alcoliche per l’asporto di qualsiasi gradazione, da parte di qualsiasi esercizio commerciale (ivi compresi bar, chioschi, pizzerie, ristoranti, pub, vinerie, supermercati) e con distributori automatici; è fatto divieto di consumo di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico, ivi compresi gli spazi antistanti gli esercizi commerciali, le piazze, le ville e i parchi comunali; ai bar, “baretti”, vinerie, gelaterie, pasticcerie, chioschi ed esercizi di somministrazione ambulante nonché agli altri esercizi di ristorazione la vendita di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, è consentita esclusivamente al banco o ai tavoli; sono comunque vietati affollamenti o assembramenti per il consumo di qualsiasi genere alimentare in luoghi pubblici o aperti al pubblico”.

Contestualmente è raccomandato alle Forze dell’Or – dine locali di aumentare i presidi di vigilanza, al fine del controllo del rispetto di tutto le misure. Un provvedimento che per gli addetti ai lavori sa di beffa. “Come facciamo a controllare noi per prima chi magari sta nelle aree limitrofe del nostro locale e se, per esempio, dopo le 22.00 sta bevendo una coca cola o una cocktail alcolico- lo sfogo di un barista di Corso Vittorio Emanuele- Un’impresa anche per le Forze dell’Ordine: mica possono “assaggiare” la bevanda per capire se è alcolica oppure no?”. A partire da oggi la prova del nove sul campo.

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