X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

I 36 milioni per la Lioni-Grottaminarda saranno inseriti nella Legge di Bilancio che sarà definitivamente approvata entro il nuovo anno. Parola di Generoso Maraia, deputato del M5s, che aveva nei giorni scorsi denunciato lo stralcio dei fondi destinati al completamento dell’opera già previsti nella prossima manovra.


“Ho già depositato l’emendamento e credo che questa volta non ci saranno problemi. Se non ci riusciremo con la finanziaria allora utilizzeremo il Milleproroghe”, assicura Maraia. “Questa opera non si può fermare: siamo ormai vicini alla sua conclusione: oltre questi trentasei milioni ne sono necessari altri 34 milioni per arrivare alla totale dei 430 milioni complessivi previsti per il progetto”.


Il deputato del M5s fa i conti e ribadisce come la Lioni-Grotta una opera localistica come era stata invece considerata dal Presidente della Commissione Bilancio della Camera, Fabio Melilli, esponente del Pd, che facendo scattare il meccanismo previsto dal Regolamento della Camera, ha reputato la disposizione che prevedeva i fondi estranea all’oggetto della legge di bilancio. Una svista o un modo per risparmiare in un momento in cui il Governo deve recuperare ogni euro a disposizione per finanziare gli interventi contro la crisi? Da questa opera comunque non si può prescindere per lo sviluppo dell’Irpinia.


“La Lioni-Grottaminarda – spiega Maraia – è strategica per lo sviluppo di una vasta area che consentirà di connettere tutte le zone industriali della zona tra di loro e con le principali direttrici autostradali A16 e A3 verso il Nord e verso i porti di Napoli, Salerno, Bari, Gioia Tauro e gli scali ferrovieri intermodali. Non solo consentirà di inserire le aree interne dell’Irpinia negli itinerari nazionali di comunicazione e nel sistema logistico nazionale anche grazie al collegamento con la stazione Hirpinia della futura linea ferroviaria Alta capacità Napoli-Bari”.

Maraia ha proposto anche un’altra misura che lo sblocco e l’utilizzo dei fondi residui della legge 219 del 1981, destinata alla ricostruzione dopo il terremoto del 1980.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE