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Una programmazione per lo sviluppo dell’Irpinia, una decisione concordata da tutto il centrosinistra, un confronto tra i sindaci della aree industriali. Secondo Michele Vignola, sindaco di Solofra, è’ cioè che manca per eleggere domani alle 10 il nuovo presidente e il comitato direttivo dell’Asi.
“I sindaci del consorzio Asi politicamente fanno riferimento prevalentemente al centrosinistra, al Pd nel caso sottoscritto, e al governo regionale che abbiamo contribuito ad eleggere. Nessuno di loro è stato chiamato e non c’è una indicazione da parte della Regione”.
Evidentemente non si spiega l’ accordo tra i due consiglieri di Palazzo Santa Lucia, Maurizio Petracca del Pd ed Enzo Alaia di Italia viva, che avrebbero già indicato i nomi per i vertici dell’Asi: alla presidenza Pasquale Pisano, sindaco di San Martino Valle Caudina.
“Non si tratta di piantare una bandierina dice Vignola – abbiamo bisogno anzitutto di unità d’intenti, di coesione, di ascoltare i sindaci, partendo da quelli delle aree industriali. Quegli amministratori che vivono tutti i giorni sulla propria pelle i problemi degli imprenditori e degli operai. Così potremmo capire come l’Asi va rinnovata. Non è un giudizio negativo rispetto all’esperienza precedente (Vincenzo Sirignano è l’attuale presidente ndr).
E’ stato fatto il possibile in un contesto complicatissimo, senza l’aiuto di nessuno, nemmeno di chi lo aveva promesso”. Niente nomi calati dall’alto, è il ragionamento di Vignola: “Sono sindaco dell’area industriale più grande dell’Irpinia. Non rivendico spazi, però ricordo che in tanti anni Solofra non ha mai avuto la presidenza dell’Asi. E’ stata per tre volte, per pochissimo tempo, nel comitato direttivo. Forse aveva bisogno di maggiore considerazione”.
Si tratta di rappresentare le istanze del territorio e Vignola una visione ce l’ha: “La collocazione strategia dell’Irpinia va sfruttata. Oggi tutto si basa sulla velocità, servono infrastrutture materiali e immateriali. Abbiamo da giocare la grande partita del Recovery che potremmo sfruttare per progetti già avviati. L’Irpinia ha una posizione strategica: crocevia tra Nord e Sud Italia, tra Tirreno e Adriatico. Puntiamo sull’Alta capacità, la piattaforma logistica in Valle Ufita e stiamo discutendo con i sindaci della Valle dell’Irno di una stazione dell’Alta velocità a Baronissi, a due passi da Avellino. C’è tutto il discorso della retroportualità su cui investire”.
E ancora. “Sarebbe necessario recuperare altri lotti industriali. Vanno riconvertiti con il cambio della destinazione d’uso. A Solofra lo stiamo facendo. Creiamo opportunità per chi deve investire grazie al Pnnr, per chi vuole sfruttare l’Alta capacità”. E’ su questo che non si discute: “I sindaci sono stati chiamati per ricevere solo indicazioni sulle nomine all’Asi”. Dovrebbe essere l’inverso:
“Il comitato direttivo deve essere espressione dei sindaci in una logica di equilibrio e ponderazione che copra tutto il territorio. Solo la Regione ha per legge il potere di indicare un rappresentante del comitato e il presidente del collegio sindacale”. Tra i papabili alla presidenza pare ci sia proprio Vignola: “Sono a disposizione, come lo ero da candidato a presidente della Provincia. L’importante è affermare una visione di insieme, abbiamo bisogno di unità in quadro politico chiaro. L’unità riguarda tutto il centrosinistra, il campo largo, le stesse forze che hanno concorso alla vittoria di De Luca. Abbiamo bisogno di un rapporto forte con il governo regionale che si sta battendo per i fondi del Recovery, Zes infrastrutture: tutto quello che serve all’Asi”
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