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E’ sempre più caos sul fronte scuola. Il dato di fatto è che aumentano, di giorno in giorno, le richieste di avvalersi della Dad anche nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, a causa di condizioni di fragilità degli alunni o di conviventi o dell’isolamento forzato. Intanto, è la stessa Regione a chiarire il senso delle indicazioni pubblicate nella giornata di ieri che avevano suscitato non poche perplessità tra gli addetti ai lavori:

“Non credo – spiega il presidente Vincenzo De Luca -di dover spiegare la differenza tra un’ordinanza e una raccomandazione. Le autorità scolastiche rimangono titolari in via esclusiva della programmazione dell’attività scolastica. Nella raccomandazione che abbiamo pubblicato ieri – ha spiegato De Luca – abbiamo proposto a tutti i dirigenti scolastici alcune riflessioni, perché da lunedì a oggi siamo stati inondati di sollecitazioni di diverso segno. Non abbiamo eliminato il piano di trasporti aggiuntivi che rimane pienamente a disposizione. Decidano i dirigenti scolastici qual è la forma di organizzazione più rispondente alle esigenze didattiche, del corpo docenti, delle famiglie. Non è materia su cui possiamo decidere, salvo motivazioni sanitarie che ci obbligano a fare ordinanze vincolanti, ma in questo caso parliamo di una raccomandazione”.

De Luca fa chiarezza anche sulla proposta da lui lanciata di non differenziare gli ingressi, per non creare problemi alle famiglie che accompagnano più figli a scuola, quello che appare in chiaro contrasto con le indicazioni che arrivano, ad esempio, dal piano della Prefettura. Nel documento frutto dei tavoli coordinati dal Prefetto si ribadisce come l’ingresso di biennio e triennio sarà differenziato, alle 8.15 per il biennio e alle 9.15 per il triennio come l’orario di uscita.

E’ la dirigente del liceo Virgilio Lucia Forino dell’Andis a sottolineare l’amarezza per la confusione creata da “quella che appare una contrapposizione istituzionale tra regione e Prefettura relativamente alle raccomandazioni sugli orari di ingresso e uscita. Ci troviamo di fronte a una proliferazione di ordinanze e indicazioni che finisce con il causare incertezza”. Mentre è sempre più polemica sull’ordinanza del Comune di Mercogliano, voluta dal sindaco Vittorio D’Alessio, che impone ai dirigenti scolastici di concedere a chiunque lo chieda la libertà di avvalersi della didattica a distanza, al di là delle condizioni di fragilità.

A scendere in campo per difendere l’autonomia scolastica dei dirigenti i sindacati, ribadendo come i Comuni non possano intervenire sul piano dell’organizzazione didattica e sottolineando la necessità di investire altre risorse per assumere docenti che possano garantire anche agli allievi del ciclo primario d’istruzione la possibilità di avvalersi della dad. A difendere l’ordinanza del primo cittadino Vittorio D’Alessio e le scelte di De Luca il comitato “Tuteliamo i nostri figli”: “I contagi salgono – spiega Lia Gialanella – e noi stiamo ancora provando a lottare per il contentino della scelta. Bisogna riconoscere a De Luca che aveva provato a salvaguardarci ed è stato ed è ancora massacrato per le sue scelte.

La continuazione in dad per tutti resta una scelta d’amore per la vita”. Intanto, è sempre più allarme contagi nelle scuole d’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. L’ultimo contagio riguarda una classe della “Francesco Solimena” di viale Italia e una prima elementare del II Circolo di Via Roma, con l’isolamento degli alunni e degli insegnanti entrati in aula.

Intanto per lunedì resta da capire quale sarà la decisione del sindaco di Avellino Gianluaca Festa, che aveva annunciato la volontà di rinviare il ritorno in classe per le superiori, mentre alcuni sindaci come il primo cittadino di Lauro hanno prorogato la sospensione delle attività didattiche fino al 15 gennaio. Ritorno delle medie e superiori rinviato al 7 febbraio anche ad Avella. Lezioni ancora sospese a Montella, Volturara Irpina, Taurasi. E ad Ariano intanto prosegue lo screening sui docenti. Ad oggi su circa 100 screening ci sono 0 positivi.

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