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AVELLINO- “Dopo la prima pietra apposta nel 2002, un primo collaudo nel 2016, poi un ulteriore e propedeutico alla consegna del Centro per l’autismo di Valle nel 2018, ora la nuova variante progettuale per lavori aggiunti. L’ennesimo vergogna”. E’ indignato Michelangelo Varrecchia, referente dell’Associazione Tribunale diritto cittadini- Garante Diverse abilità, alla notizia che Palazzo di città ha investito circa 115mila euro necessari per ulteriori interventi alla struttura socio sanitaria di Avellino. Eppure, e Varrecchia lo sottolinea, l’ulti – ma garanzia, o meglio promessa, dell’amministrazione comunale indicava la fine del mese di maggio come tempo ultimo per l’apertura del centro.

“Al netto dell’impegno dell’assessore ai lavori pubblici Tonino Genovese- rimarca il responsabile di Tdc- per l’ennesima volta si proroga la consegna di una struttura che, nei fatti, è completa da tempo. Ora si inventano lavori che si potevano fare con il Centro aperto, per garantire l’inizio delle terapie. Non vorrei che, in una città che nemmeno troppo timidamente già è in campagna elettorale per le amministrative del 2024, si rimandi ancora un taglio del nastro che potrebbe tornare utile a ridosso delle elezioni. Anche perchè sono tre anni che il sindaco Gianluca Festa parla di una imminente apertura che poi non avviene. Parole solenni, promesse non mantenute. La dicotomia- incalza Varrecchia- è che l’Asl , con il Dipartimento Salute Mentale diretto dal dottor Pietro Bianco e la Neuropsichiatria infantile con il dottor Domenico Dragone, si dice già pronta per avviare le attività nel centro di Valle con un Progetto Economico fatto e gli interventi terapeutici per le tre fasce di età bambini – adolescenti e adulti.

Nel progetto sono già inseriti capitoli di spesa per arredamento, figure professionali, costi per energie ( acqua , illuminazione, piscina, riscaldamento, guardiania). L’Asl, oltre al trasloco della neuropsichiatria infantile, ha pronta anche la bozza di gara o affidamento da un anno e e i piani di intervento. Anche la Provincia di Avellino lo scorso mese, con l’allora presidente Rino Buonopane , , ha dato impegno per mettere a disposizione navette con autisti e accompagnatori per i ragazzi”. Di qui le accuse all’amministrazione comunale di Avellino: “Se il Comune dilata ancora una volta la consegna del Centro, resta tutto bloccato, a danno di ragazzi e famiglie che aspettano da anni di avere una struttura in città per poter svolgere le cure necessarie. Intanto i genitori sono costretti ad affidarsi a privati e si spende oltre 1 milione per strutture fuori provincia con pendolarismi faticosi e tristi. Come Associazione sono anni che denunciamo lo scandalo dei ritardi. Il Centro Autismo di Valle non può diventare ” luogo di affari”, ma Centro di terapie per i nostri ragazzi autistici e le loro famiglie. Eppure Avellino doveva avere il primo centro pubblico della Campania per le cure delle patologie dell’autismo. Intanto sono già in attività altre strutture sanitarie di dimensioni già piccole, oltre a Sant’Angelo dei Lombardi, anche a Qualiano e Torre del Greco. Solo ad Avellino continua la vergogna”

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