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Non ce l’ha fatta il sedicenne Peter Domenico Stanco. Lo studente del Liceo Aeclanum di Mirabella che lunedì pomeriggio si è sparato un colpo di pistola alla testa è deceduto dopo quattro giorni di agonia nel Reparto di Terapia Intensiva del Moscati.
Alle ventuno di ieri è stato accertato da parte dei medici della struttura ospedaliera il decesso, dopo che nel pomeriggio, anche a causa delle complicazioni intervenute nella mattinata, ne era stata dichiarata la morte cerebrale. E per tutto il pomeriggio si è sperato che l’encefalogramma desse qualche segno di attività. Una speranza che decorse le sei ore necessarie per dichiararne il decesso, purtroppo è svanita e ha portato al più drammatico epilogo della terribile vicenda nata in un terreno di località Torre dei Monaci, al confine tra Frigento,
Grottaminarda e Gesualdo, il comune dove Peter abitava insieme ai genitori adottivi, che avevano lottato tanto per poterlo avere con loro. Un colpo di pistola, la corsa disperata al Moscati e l’attesa che ci potesse essere una buona notizia, un miracolo. Purtroppo l’attività cerebrale del sedicenne si è spenta, troppo grave la ferita.
Una notizia che ha lasciato ancora più sconforto e sgomento in una comunità, quella di Gesualdo, da quattro giorni sconvolta da quanto accaduto al giovane studente. Proprio due giorni fa i suoi compagni di classe e tanti cittadini di Gesualdo avevano voluto pregare per Peter con una fiaccolata che aveva attraversato il paese. In tantissimi hanno lasciato messaggi di vicinanza e affetto alla famiglia, ora diventati pieni di dolore e cordoglio per la morte del sedicenne.
La salma del giovane già nelle prossime ore potrebbe essere messa a disposizione dei familiari, anche perchè non sarebbe necessario, ma qui il condizionale è d’obbligo e si dovranno attendere le valutazioni del sostituto procuratore che segue il caso (il pm Vincenzo Russo ndr) di carattere medico legale. E Gesualdo si prepara a dare l’ultimo saluto al ragazzo dolce e sensibile che tutti amavano, che era fiero di essere ormai da dodici anni un cittadino italiano e che fino al pomeriggio di lunedì, come hanno raccontato quanti lo conoscevano, non ha mai dato segni di insofferenza particolari.
Cosa è avvenuto? Perchè un atto così grave? Sono le domande che si fanno tanti, ora però è il momento del dolore e dell’addio che la comunità irpina dovrà dare al ragazzo. Tutti stretti attorno ai familiari, che in questi giorni terribili sono stati al capezzale del loro Peter. Una comunità che via social si è stretta a Rita e Rocco, i genitori del sedicenne deceduto. Restano ignoti, almeno fino al momento, i motivi che hanno indotto Peter a compiere l’insano gesto. Su questi sono in corso gli accertamenti da parte dei Carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano. Attesa ora per la data dei funerali.
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