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AVELLINO- Undici anni dopo il colpo arriva un arresto per la rapina che il 1 dicembre del 2011 venne messa a segno ai danni dell’Ufficio Postale di Bellizzi Irpino. La caccia ai componenti della banda non si era mai fermata, anche perchè dal modus operandi, quello avvenuto nella frazione di Avellino aveva le stesse caratteristiche di altri raid. E così, anche dopo anni sono scattate le manette. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Montesarchio ,agli ordini del tenente colonnello Leonardo Madaro, hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale della custodia in carcere firmata dal Gip del Tribunale di Benevento Pietro Vinetti a carico di Vincenzo Campidoglio di 50 anni, gravemente indiziato dei reati, in concorso, di rapina, ricettazione, porto illegale in luogo pubblico di arma clandestina. Il provvedimento cautelare emesso dal magistrato su richiesta della Procura, trae origini da un’operazione nata dalle indagini dei militari dell’Arma di Montesarchio nella quale si acquisivano gravi indizi nei confronti dell’indagato insieme ad altri soggetti (già tratti in arresto in passato dai Carabinieri di l’Aquila) per numerosi episodi di rapine a mano armata, commessi tra il 2010 e il 2014.

L’attività condotta dai Carabinieri , come si legge in una nota firmata dal Procuratore della Repubblica di Benevento Aldo Policastro: « consistente essenzialmente in attività tecniche, permetteva di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, in ordine a rapine commesse con l’uso di diverse autovetture, accertate poi essere oggetto di furto e l’utilizzo di armi, quali pistola e fucile modello “kala – shnikov”» I colpi erano stati messi a segno in diverse regioni, oltre che in Campania, amche in Abruzzo e nelle Marche. A partire dal primo ufficio postale svaligiato, quello della frazione Terranova di Arpaise in provincia di Benevento, , Civitanova del Sannio , Guardia – grele , Castelvec – chio Calvisio , Civi – ta D’Antino Alto tutte tra la provincia de L’Aquila e Isernia . E in particolare la «rapina in danno del furgone portavalori di un istituto di vigilanza avvenuta in San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento, con la sottrazione alle guardie giurate anche delle due armi in dotazione, una di esse sarebbe stata poi utilizzata , da altri soggetti, nel corso di una rapina avvenuta in Maddaloni nel 2013 durante la quale decedeva il carabiniere Tiziano Della Ratta. L’importo complessivo sottratto ammonta ad 337.500,00». Questo è uno degli aspetti più inquietanti. Il raid alle Poste di Bellizzi aveva fruttato alla banda circa 85mila euro. Anche in quel caso, dopo aver atteso la consegna dei contanti da parte del portavalori ed almeno quattro persone, con passamontagna e fucili si erano fatti consegnare il contante dal personale in servizio.

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