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AVELLINO – Il “super green pass” cancella l’incubo di un Natale ristretto da zone rosse che avrebbe comportato la chiusura di tutte le attività commerciali che non offrono beni di prima necessità e un mezzo servizio per bar e ristoranti, ma non per questo quelle categorie che più di tutte hanno subito l’onda d’urto della pandemia possono dirsi “salve”.

Per questo ieri mattina l’assessore al commercio del Comune di Avellino, Laura Nargi, ha incontro le associazioni di categoria per recepire una serie di richieste, ma anche chiarire la linea dell’amministrazione verso delle festività natalizie comunque minacciate dal costante aumento dei casi da covid delle ultime settimane. Confermato l’annullamento dei Mercatini di Natale lungo Corso Vittorio Emanuele, il Comune lavora ad un eventuale spostamento a Piazza Kennedy, dove tra l’altro potrebbe esserci qualche attrattiva per bambini. Stop anche agli eventi per evitare il rischio assembramenti, dall’8 dicembre la città sarà colorata solo dalle luminarie filo musicali e il grande Albero di Natale a Piazza libertà, mentre resta la necessità di attuare le limitazioni al traffico veicolare, così come indicato dalla Prefettura di Avellino in luogo dell’emergenza inquinamento.

Sul punto, però, l’assessore Nargi, di concerto con il sindaco Gianluca Festa, si è impegnata a mediare con gli uffici di Palazzo di Governo per una rivisitazione degli orari di stop alle auto più inquinanti che si erano palesati in un primo momento. Il confronto è stato aggiornato a domani, ma restano forti le preoccupazioni delle associazioni presenti, rispetto ad una condizione generale del settore commercio che resta seria. Lo sottolinea Giuseppe Marinelli, presidente di Confesercenti: “Purtroppo l’attuale situazione, anche legata all’emergenza covid, non promette nulla di buono. Se poi si aggiungono le limitazioni al traffico, vuol dire lasciare vuoti i negozi della città. Come Confesercenti abbiamo sempre manifestato il nostro scetticismo rispetto alla correlazione tra polveri sottili e traffico veicolare e il lockdown del 2020 ne ha dato conferma. Basti pensare che nelle zone a ridosso della centralina di monitorato di via Piave, ci sono delle abitazioni che utilizzano sistemi di riscaldamento a gasolio o kerosene altamente inquinanti. E’ normale che in quella zona gli sforamenti aumentino.

Oltre questo- aggiunge Marinelli- la mancanza di attrattive di Natale in città, scoraggia ulteriormente le persone a spostarsi. Delocalizzare i Mercatini a Piazza Kennedy non appare conveniente agli stessi richiedenti delle casette che rischiano di pagare il costo del fitto e trovarsi senza incassi”. A parlare di prospettive diverse per il commercio verso le festività natalizie rispetto a quelle sperate, anche Antonello Tarantino di Imprenditori Irpini: “Comprendiamo la preoccupazione dell’amministrazione , che è anche nostra, dell’aumento dei contagi e la necessità di fare in modo che anche lo shopping natalizio avvenga in piena sicurezza. Se però la città non ha alcun tipo di attrattiva ad eccezione dell’albero, mentre ad Atripalda piuttosto che a Montefredane già si sono organizzati, se si aggiungo anche limitazioni drastiche del traffico, allora la città rimarrà vuota.

No dimentichiamo- ricorda Tarantino- che già le stime dei consumi per questo Natale appaino ridotte in luogo dei rincari alle bollette. Un salasso che sgonfia le buste paga e ride il budget dei consumatori per altri beni”. Nonostante il clima di incertezza, l’auspicio di Tarantino è quello che comunque con la sinergia con il Comune e scelte che non penalizzino nessuno, possano esserci comunque segnali di speranza. Per Confcommercio al tavolo di ieri era presente il delegato Angelo Losco. Secondo l’Ufficio Studi dell’associazione si stima un aumento medio dei prezzi tra il 3% e il 4% nell’ultimo trimestre del 2021. Alla riduzione del potere d’acquisto si aggiungono i rincari nelle bollette di luce e gas. Data la rigidità delle spese obbligate, anche rispetto a variazioni dei prezzi relativi, si può immaginare un impatto piuttosto rilevante sui consumi commercializzabili, compresi quelli di Natale.

Secondo le stime non si possono trascurare neppure conseguenze più rilevanti per l’anno 2022, anche in termini di crescita economica, negativamente influenzata da una minore domanda reale di consumo. Sullo sfondo, aspettando le luminarie del Comune di Avellino, diverse attività commerciali hanno già addobbato gli ingressi dei locali, grazie anche all’esenzione della Tosap anche per quest’anno. Qualche negozio sta già lavorando con orario continuato, mentre altre attività annunciano l’apertura della domenica per tutto il mese di dicembre. Un ennesimo tentativo di continuare a sperare e “salvarsi” da una crisi che ormai non conosce confini

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