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AVELLINO- “Al fine di consentire il completamento dell’edificio Centro Servizi e di Assistenza Socio-Sanitaria per soggetti autistici, atteso che in funzione del tempo trascorso le facciate risultano essere ammalorate per cui occorre procedere con estrema urgenza ad effettuare lavori di realizzazione del cappotto termico il quale consentirà di migliorare il comfort abitativo, assicurando una riqualificazione energetica e risparmi in bolletta, si chiede alla Regione Campania di erogare l’importo di euro 859.513,93 al fine di completare l’opera precisando che euro 436.104,89 verranno rendicontati in quanto già spesi dall’Ente e la restante parte, pari ad euro 423.409,04, verrà utilizzata per realizzare le ulteriori opere necessarie per dare l’opera finita in ogni sua parte entro il 31/12/2021”.
E’ questo l’impegno assunto dalla giunta comunale guidata dal sindaco Gianluca Festa lo scorso 16 settembre, nel prendere atto del finanziamento concesso dalla giunta regionale con Decreto del 10/09/2021 della somma di 859.513,93 euro per il pagamento delle spese già sostenute dall’Ente, 436.104,89 euro a valere sul bilancio comunale, e per il completamento del Centro per l’autismo di Contrada Serroni. A distanza di oltre un mese dall’atto amministrativo, davanti ai cancelli della struttura di Valle tutto tace. Nessun operaio a lavoro, nessun segnale della ripresa del cantiere, ma solo tanto degrado e incuria che continua ad avanzare. Rispetto alla ennesima deadline indicata dal Comune, stavolta almeno non a parola ma sancita con una deliberazione di giunta, mancano esattamente 67 giorni. Entro il 31 dicembre, insomma, si dovrebbe compire quel miracolo che la città, ma soprattutto le famiglie dei ragazzi autistici, aspettano da 20 anni. Intanto proprio nei giorni scorsi, il 22 ottobre, gli uffici comunali hanno approvato il progetto esecutivo per l’affidamento degli ultimi interventi.
Come detto, la ditta incaricata dovrà risistemare le facciate dell’immobile oltre che ripitturarle, realizzare il cappotto termico anche nell’ambito di una riqualificazione energetica. Se per questo Natale davvero avverrà il miracolo, resta inaccettabile che un progetto candidato a finanziamento nel 2001 ancora non abbia visto la luce. Il Comune di Avellino partecipò al Bando pubblico regionale di selezione per la riqualificazione urbanistica ed ambientale dei quartieri periferici dei Comuni con popolazione superiore a 40.000 abitanti e dei loro centri storici, presentando un Programma di Riqualificazione nell’Area Valle – Q1 – Ponticelli. Il decreto di Palazzo Santa Lucia che approvata la graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento risale al 2001, ma solo a dicembre 2002 la Regione concesse il finanziamento di 2.168.861,40 euro per l’attuazione dell’intervento “Realizzazione di un centro servizi e assistenza socio-sanitaria per soggetti autistici”.
L’ente comunale ci mise altri due anni per approvare il progetto esecutivo – stralcio primo Lotto funzionale del Centro Servizi ed Assistenza per soggetti autistici, datato luglio 2005. Ad inizio 2006 l’affidamento dei lavori alla ditta della provincia di Napoli, “Domus Art s.r.l”, fino alla risoluzione del contratto nel 2009 per gravi inadempienze che provocarono una serie di rallentamenti e stop al cantiere. Per mezzo , sulla fine del 2008, Piazza del Popolo va all’approvazione dei lavori inseriti nel II Lotto, anche se quelli inseriti nel primo ancora non erano completati. Nel 2012 il Comune ha provveduto ad approvare il progetto di variante ed il nuovo quadro tecnico economico, Il paradosso è che il primo certificato di collaudo della struttura risale all’aprile 2016, eppure il Centro non fu mai consegnato tanto che le associazioni del settore organizzarono un presidio negli ambienti della struttura, sia per evitare atti di vandalismo, sia per dare un segnale forte alla politica, affinché si facesse presto. Negli anni, soprattutto a ridosso delle campagne elettorali, non sono mancate sfilate di politici locali, regionali e anche nazionale, nell’assicurare l’impe – gno per un Centro che, negli obiettivi, dovrebbe diventare punto di riferimento per l’interno Mezzogiorno Inspiegabilmente, però, gli anni continuavano a passare e a Valle nulla si muoveva.
Strada facendo l’Azienda sanitaria locale, d’intesa con l’amministrazione comunale, formulò anche una variante progettuale per la riconversione di alcuni ambienti che dovranno ospitare anche i servizi di neuropsichiatria infantile ad oggi attivi presso il Centro Australia. Intanto nacque anche un coordinamento alla Prefettura affinché gli attori istituzionali interessati iniziassero a stendere le basi per la gestione della struttura, Di promessa in promessa, senza dimenticare il periodo del lockdown che pure ha bloccato un cantiere già ricco di insidie di suo, arriviamo al nuovo programma definitivo dalla giunta lo scorso settembre, e all’approvazione del progetto esecutivo di venerdì scorso. Aspettando che questa sia davvero la volta buona, senza però dimenticare che non è stato ancora definitivamente sciolto nemmeno il nodo dell’esproprio dei terreni, finito al centro di una battaglia legale tra Ente e proprietà.
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