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AVELLINO- Il finanziamento di tre milioni e mezzo per il restauro dell’ex Dogana di Avellino è sempre più a rischio. E’ quanto si legge nella nota inviata a Palazzo di città dal funzionario regionale Giulio Mastracchio, responsabile della Cabina di Regia per la gestione dei finanziamenti Pics (Programmi Integrati Città Sostenibile), per il capoluogo irpino un importo complessivo di 18 milioni di euro sulla scorta di una progettazione presentata dall’ex amministrazione guidata dal sindaco Paolo Foti. A sollecitare un pronunciamento degli uffici di Palazzo Santa Lucia rispetto ad una riprogrammazione dei fondi per la spesa e la successiva rendicontazione, era stato proprio il Comune di Avellino, nell’inviare la nuova determina per l’affidamento dell’incarico all’architetto di fama internazionale Massi – miliano Fuksas, dopo che la precedente procedura adottata dall’ente comunale aveva ricevuto parere negativo da parte dell’Autorità nazionale anti-corruzione, in luogo di un affidamento diretto senza previo bando pubblico e per un importo economico sopra soglia. Il responsabile Mastracchio in premessa chiarisce che le procedure di attuazione degli appalti sono di “esclusiva competenza del Responsabile unico del Procedimento e dell’Organismo Intermedio”. Quest’ultimo, però, “ad oggi- si legge ancora nella nota- ha già accumulato significativi ritardi nella complessiva attuazione del programma e per far fronte al mancato perseguimento dei target previsti dall’Accordo sottoscritto, ha attivato azioni correttive attraverso una proposta di riprogrammazione, oggetto di verifica per la successiva approvazione da parte della cabina di Regia”. In una precedente nota inviata a Palazzo di città a fine luglio, i responsabili della Cabina di Regia per la gestione dei Pics già scrivevano che “Considerato che ad oggi non risultano rendicontate somme a valere sul progetto “Antica Dogana: centro servizi per i giovani”, si rappresenta che eventuali spese di cui alla procedura oggetto di verifica da parte dell’Anac, seppur rendicontato in una fase successiva, non saranno ritenute ammissibili al PO Fesr 2014/2020”. Successivamente, prima la giunta comunale guidata dal sindaco Gianluca Festa aveva approvato una riprogrammazione degli interventi finanziati dai Pics, proprio per slittare alcune scadenze per la rendicontazione, poi il settore dirigenziale aveva prodotto la nuova procedura per confermare l’incarico a Fuksas, sulla scorta dei rilievi dell’Anac, ma nella convinzione che la strada adottata fosse quella giunta. Tra l’altro l’architetto romano conosciuto il tutto il mondo, già prima di tutte le corrispondenze intercorse tra Anac e Comune, e dopo anche con la Regione, si era tirato indietro dal voler espletare l’incarico per le polemiche che giorno dopo giorno si stavano alimentato dispetto alla scelta del sindaco Festa. E allo stato delle cose, appare davvero improbabile che possa cambiare idea. Questo vuol dire che l’ente comunale si trova quasi obbligato a perseguire una strada diversa, oppure davvero il finanziamento verrà definitivamente perduto.

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