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AVELLINO- L’istanza di fallimento di Alto Calore sarà decisa dal Tribunale di Napoli- Sezione delle Imprese. La decisione del collegio del Tribunale Fallimentare di Avellino, presieduta dal giudice Gaetano Guglielmo è arrivata nel primo pomeriggio di ieri, a poche ore dall’udienza svolta in mattinata, dove il legale della società di Corso Europa, l’avvocato Giuseppe Fauceglia, aveva sollevato l’eccezione ai sensi dell’arti – colo 27 del Codice di Crisi, ribadendo anche il suo concetto proprio sulla competenza del procedimento discusso:
«La competenza per materia in questo settore è attribuita al Tribunale di Napoli, in ragione dell’articolo 27 della codice della crisi, e non al Tribunale di Avellino. Abbiamo eccepito in limine litis, prima che s’inizi la lite, questa questione sulla competenza. Correttamente il Tribunale ha disposto prima di sciogliere questa questione sulla competenza e poi di procedere ».
In sostanza ha avuto ragione, visto che per la vicenda relativa all’istanza, è stata accolta la questione di competenza per materia a Napoli: «Per i procedimenti di regolazione della crisi o dell’insolvenza e le controversie che ne derivano relativi alle imprese in amministrazione straordinaria e ai gruppi di imprese di rilevante dimensione è competente il tribunale sede delle sezioni specializzate in materia di imprese…. ».
Considerato dunque che per la società Alto Calore è stata riconosciuta la rilevanza in termini di numero di dipendenti e anche entità delle somme che sarebbero collegate all’insolvenza, i magistrati hanno deciso di trasferire alla sede distrettuale, ovvero il Tribunale delle Imprese di Napoli, gli atti relativi all’istanza firmata dalla Procura di Avellino.
Ora saranno i magistrati della Procura di Napoli, coordinati con i colleghi avellinesi (il sostituto procuratore Vincenzo Russo che ha firmato la richiesta al Tribunale Fallimementare). La Procura aveva anche depositato in aula una sentenza della Cassazione che riteneva che sulla competenza ci potesse essere il radicamento ad Avellino.
Ma il collegio del Tribunale Fallimentare non ha valutato nello stesso modo. La decisione darà qualche settimana di respiro all’Ente, in attesa che venga fissata la nuova udienza. In una nota, l’amministratore unico di Alto Calore, Michelangelo Ciarcia, ha sottolineato come: «In ragione di tale decisione, il giudizio di merito si sposterà presso il Tribunale di Napoli che, una volta risolta la questione della territorialità del procedimento, fisserà i termini di convocazione per la prima udienza.
Il provvedimento del Tribunale di Avellino segna un primo importante passo nella strategia difensiva posta in essere dai legali, dai consulenti e dal management di Alto Calore Servizi Spa per sostenere le ragioni della Società al fine di concludere positivamente il giudizio». Davanti al Tribunale, ieri mattina, c’è stato un presidio di lavoratori e sindacati in ansia per l’evoluzione del caso e per la decisione.
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