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AVELLINO- E’ un futuro ancora incerto quello dell’ex Ospedale Moscati di Viale Italia, chiuso da 11 anni per effetto del trasferimento dei reparti nella nuova Città ospedaliera di via Amoretta, ultimo tassello per dare completamente vita all’unico e moderno plesso sanitario cittadino che mise fine allo smembramento in varie strutture.
Dopo la dismissione del plesso di Viale Italia nel novembre 2010, l’Azienda ospedaliera “San Giuseppe Moscati” in – tercettò uno specifico finanziamento, per un importo totale di euro 8.553.559, per la realizzazione del progetto esecutivo relativo a lavori di “Ristrutturazione e adeguamento del plesso ospedaliero Moscati di Avellino – Programma straordinario di edilizia sanitaria ex art. 20 della Legge 67 del 1988”. Tale progetto ha consentito l’adeguamento strutturale, anche secondo i criteri di antisismicità, del fabbricato principale, la realizzazione di due nuovi corpi di fabbrica in sostituzione di un corpo ritenuto pericoloso e l’adeguamento funzionale di una serie di Unità Operative in funzione fino al trasferimento di tutte le attività sanitarie alla Città Ospedaliera di Contrada Amoretta.
L’Azienda, inoltre, negli anni ha provveduto anche ad affidare, con fondi propri, i lavori per la raccolta, la differenziazione e lo smaltimento dei rifiuti dei locali interni del plesso di viale Italia, per un importo di euro 67.804. Alla Direzione Strategica dell’Azienda “Moscati”, nel tempo, è stato manifestato interesse all’acquisizione dell’immobile di viale Italia sia da parte del Comune di Avellino che dell’Azienda Sanitaria Locale. Quest’ultima, successivamente ha optato per l’ex Ospedale Maffucci di Via Pennini presentando un progetto di fattibilità per il trasferimento della Centrale operativa del 118 , con la sede Legale aziendale, gli Uffici Amministrativi, il Dipartimento di Prevenzione e il Direzione Dipartimento di Salute Mentale.
Proprio lo scorso 5 luglio la definizione dell’atto di cessione tra l’Azienda Ospedaliera e Asl, per la presa in possesso in comodato d’uso gratuito del plesso di Via Pennini e l’utilizzo di fondi regionali ( circa 4 milioni) per la riconversione. Per l’ex Moscati, quindi, resta solo la proposta del Comune di Avellino per l’acquisizione di parte dell’immobile, come più volte ribadito anche dal sindaco Gianluca Festa. Ad oggi, però, alla Direzione Strategica dell’Azienda “Moscati”, non è ancora pervenuta alcuna richiesta formale per avviare eventuali trattative, al netto di confronti informali che comunque il sindaco avrebbe tenuto con il manager Renato Pizzuti.
L’ipotesi che resta in piedi è quella relativa allo scambio di terreni con l’area dove attualmente sorge la Città ospedaliera, di proprietà comunale. In altre parole tocca al Comune di Avellino confermare concretamente l’interesse, posto che nelle linee programmatiche del sindaco l’ex Moscati, previa acquisizione, veniva caldeggiato tra le papabili strutture per ospitare la nuova Cittadella giudiziaria del capoluogo. Viceversa l’Azienda Moscati non potrà nemmeno aspettare un tempo indefinito e infinito, posto che i plessi dismessi richiedono continui interventi di manutenzione, rappresentando solo un costo per la proprietà. Altrimenti il destino sarà segnato da un progressivo deperimento.
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