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ARIANO IRPINO (AV) – Il presidente della Comunità montana Ufita, Giovanni Leone, è stato raggiunto dalla misura interdittiva della sospensione per un anno dall’esercizio del pubblico ufficio. Leone è indagato dalla Procura di Benevento per peculato. L’ordinanza è stata emessa dal gip di Benevento, su richiesta della Procura sannita, ed eseguita dai Carabinieri della compagnia di Ariano Irpino. Secondo quanto emerso dalle indagini, coordinate dalla Procura e svolte dai Carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della compagnia di Ariano Irpino, Leone avrebbe utilizzato “in maniera reiterata e costante” e “per fini diversi da quelli istituzionali” l’auto di proprietà dell’ente.
Le contestazioni riguardano un periodo di tempo che va da dicembre 2019 a gennaio 201. In particolare, da settembre 2020 a gennaio 2021, sarebbero emersi oltre 70 episodi di utilizzo dell’auto istituzionale per scopi familiari e di svago, tra cui pranzi e cene in zone limitrofe e fuori dalla provincia di Avellino, nonché un matrimonio fuori regione. In alcuni casi sarebbe stato consentito l’utilizzo dell’auto anche a terze persone.
Sarebbero inoltre emerse difformità tra quanto indicato nei fogli di marcia acquisiti presso gli uffici della Comunità montana e le risultanze delle intercettazioni.
Già dopo la richiesta della misura e in vista dell’interrogatorio di rito, Leone ha rassegnato le proprie dimissioni irrevocabili dalla presidenza della Comunità montana Ufita, delegando un altro consigliere in rappresentanza del Comune dove ricopre la carica di sindaco. Tuttavia, a fronte delle dimissioni, il gip, su richiesta della Procura, ha ritenuto di dover comunque adottare la misura cautelare in quanto, ai sensi dello Statuto dell’ente, il presidente resta in carica fino alla nomina di nuovi organi, ritenendo quindi per questo “ancora sussistente” il pericolo di reiterazione del reato.
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