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AVELLINO- Ospedale Moscati, risulta una percentuale di infermieri che non ha effettuato la vaccinazione. Il direttore generale, Re – nato Pizzuti, ha avviato un’indagine interna, come avviene in tutte le strutture sanitarie, con una nota inviata ai responsabili delle unità operative. Il DDL 1 aprile n.44 ha introdotto due novità, lo scudo penale per chi vaccina e l’obbligo vaccinale per tutti i lavoratori della sanità.

Il manager dell’azienda ospedaliera avellinse, sulla base del decreto legge che impone l’obbligo di immunizzarsi per medici e infermieri, ha sollecitato che, in assenza di ragioni plausibili, si proceda ad horas alla immunizzazione del personale non vaccinato. I dati raccolti dalla verifica interna verranno trasmessi all’Unità di crisi che prenderà le decisioni del caso. La pena, è la sospensione dello stipendio fino al 31 dicembre 2021. Il Nursing Up ci tiene a sottolineare attraverso i suoi referenti che la parola no vax in Campania non esiste.

I dati del 16 aprile scorso, frutto del report sulle vaccinazioni del Consiglio dei Ministri, evidenziano – sostengono dal sindacato- come nella nostra Regione il 100% degli operatori sanitari abbia già ricevuto almeno la prima dose del farmaco. Così il referente Regionale del Nursing Up, Mario De Santis:

«Non ci permettiamo di confutare i dati della Direzione del Moscati, ma vorrei che i cittadini sapessero che non si tratta, se non in rarissimi casi, di colleghi che non si sono vaccinati se non per una valida motivazione. Siamo sotto la soglia dell’1%, il resto si tratta di professionisti e operatori che presentano serie ragioni di salute alla base. In Irpinia abbiamo infermieri con patologie pregresse.

Alcuni addirittura con un tumore alle spalle, altri con problemi di coagulazione che li hanno messi nella condizione di prendersi un po’ di tempo prima di decidere di vaccinarsi. Non dimentichiamo poi il personale che si è ammalato di Covid: parliamo di infermieri che come da Circolare Ministeriale dovranno attendere dai 3 ai 6 mesi dalla fine del loro contagio e dovranno sottoporsi a una sola somministrazione».

Resta fermo il principio, dopo tutte le verifiche e le risposte che si cercheranno, che per gli infermieri vaccinarsi è un obbligo di deontologia professionale, prima ancora di essere un obbligo giuridico stabilito con legge dallo Stato. Nella sostanza, tutti quelli che sono contrari al vaccino sono contrari alla scienza. Se si appartiene ad una professione scientifica, non si può non fare scienza.

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