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In memoria dei morti del Covid, si era detto. Una missione pressocchè impossibile, stando all’esito dell’ultima notte dell’anno orribile che ci siamo lasciati finalmente alle spalle. Il silenzio non è stato osservato, i botti ci sono stati ovunque, certo in misura minore, e basso è stato il numero di feriti registrati soprattutto in Campania e nel napoletano, ma i fuochi hanno segnato anche questa volta il passaggio dal vecchio al nuovo anno.
Tra i casi più gravi, purtroppo, quello accaduto a Solofra. Un ragazzo di 16 anni è rimasto ferito da uno scoppio di un petardo sul balcone dell’abitazione riportando la ferita all’occhio destro e alla mano sinistra. Le condizioni restano gravi con prognosi riservata. L’incidente è accaduto utilizzando un petardo di categoria F2 e durante la perquisizione operata dai Carabinieri della compagnia di Solofra, nell’abitazione sono stati rinvenuti e sequestrati altri due petardi di categoria F4. Dopo essere stato medicato all’ospedale «Moscati» di Avellino, a causa di gravi ferite alle mani e ad un occhio, è stato trasferito all’ospedale “Pellegrini » di Napoli, città nella quale solitamente c’è un vero e proprio bollettino di guerra.
Questa volta mai così pochi feriti, anche se non mancano casi gravi, come una cinquantenne colpita da un proiettile vagante mentre si trovava sul balcone della propria abitazione ha riportato una ferita tra il setto nasale e lo zigomo senza compromissione dell’occhio ma con una prognosi maggiore di trenta giorni. Follia invece a Caserta: è stata udita in quasi tutta la città la spaventosa deflagrazione prodotta nella nottata da tre fratelli di 17, 21 e 25 anni di Caserta, rimasti feriti gravemente – il maggiore dei tre è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Caserta – inseguito all’esplosione di una mega-bomba, formata accumulando a piramide vari ordigni, che ha anche distrutto tre auto, danneggiandone altre quattro, e infranto i vetri del portone d’ingresso e di vari appartamenti.
Fin qui la cronaca di una notte che doveva essere impostata più al silenzio, che alla grande corsa a chi “l’avrebbe sparata più grossa”. Tornando in provincia di Avellino, le immagini che si vedono in questa pagina testimoniano come nella città di Avellino l’ordinanza emanata dal sindaco Gianluca Festa non sia stata eseguita proprio alla lettera. Allo scoccare della mezzanotte il cielo si è illuminato di tanti colori e razzi e petardi hanno ancora una volta salutato il nuovo anno.
L’ordinanza disponeva il “Di – vieto di utilizzo di fuochi d’artificio, petardi, mortaretti e artifici esplodenti in genere, su tutto il territorio comunale, dalle ore 21:00 del 31 dicembre 2020 alle ore 3 del primo gennaio 2021”, e anche che l’inosservanza delle disposizioni sarebbe stata punita con una sanzione amministrativa pecuniaria dai 25 ai 500 euro, fatta salva, ove il fatto assuma rilievo penale, la denuncia all’Autorità Giudiziaria, le violazioni comporteranno il sequestro del materiale pirotecnico utilizzato o illecitamente detenuto, le violazioni perpetrate dai commercianti autorizzati o ambulanti abusivi che commercializzano “declassificati” contraffatti saranno perseguiti ai termini di legge.
Ma evidentemente nulla ha potuto fermare quelli che il Capodanno devono festeggiarlo a tutti i costi. Anche il Comune di Monteforte Irpino, con il sindaco Costantino Giordano, aveva emanato la stessa ordinanza di divieto. Non risulta che la cittadina dell’hinterland avellinese abbia osservato il più stretto silenzio.
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