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AVELLINO – E’ bufera anche su Facebook dopo la boutade del sindaco Gianluca Festa. Scrive Federica: “Sono una ragazza di Bergamo con genitori nati e cresciuti ad Avellino, ormai a Bergamo da tanti anni. In questi giorni è deceduto ad Avellino mio nonno e nel pieno rispetto delle regole nessuno di noi si è spostato da Bergamo per potergli dare almeno l’ultimo saluto. Vedere queste scene con cori da stadio ha suscitato in noi rabbia e incrementato il nostro dolore. In una nazione civile, le regole se ci sono devono essere rispettate da tutti, specialmente da chi rappresenta il popolo, come primo cittadino, anche nel rispetto dei morti che ci sono stati e delle persone che ancora combattono contro questo maledetto virus”. Polemiche a non finire. Marianna commenta: “Penso che dopo tutti i sacrifici fatti a partire dalla libertà negata a nonni e bambini di uscire di incontrarsi e abbracciarsi, dopo le paure al pronto soccorso e medici in rianimazione, volontari croce rossa senza protezioni a rischio tutti i giorni, economia azzerata e un tasso di disoccupazione altissimo, dopo un altro caso a Principato Ultra e 60 positivi ad Ariano, questa uscita da baraccone caro Sindaco se la poteva anche risparmiare”. Oscar risponde al post del primo cittadino che non fa marcia indietro: “Pensi quanta empatia avrebbe potuto suscitare chiedendo scusa. Ammettendo un errore che le è concesso in quanto essere umano – anche se da un sindaco mi aspetterei rispetto per la figura istituzionale -. E invece andiamo avanti con questo atteggiamento da Tex Willer, tra passeggiate in favore di camera e inviti a guardare dall’altra parte. Noi lo sguardo dovremmo voltarlo soltanto per non vedere lo scempio di ieri sera, una vergogna per gli avellinesi che sono capaci di scindere il tifo calcistico dalla politica, l’identità dalla salvaguardia della salute”. Per Milena, “un comportamento scellerato che non tiene conto del momento di crisi profonda che ancora stiamo vivendo. Spero che vengano presi provvedimenti seri, vergognoso. Si abbia almeno la decenza di tacere e di non rivendicare quanto accaduto come un atto legittimo. È gravissimo, che tutti se ne rendano conto”. Reazioni via social anche dal mondo politico. Carmine De Blasio, esponente del Pd osserva: “Tantissimi provano un profondo senso di imbarazzo e di vergogna per quello di cui in queste ore si parla in tutt’Italia. Avellino non è quello che si è visto stanotte. I giovani di questa terra non sono quelli che abbiamo visto stanotte. L’Irpinia è un’altra cosa. Chiediamo scusa noi agli amici Salernitani, al presidente Vincenzo De Luca e all’Italia che ancora soffre e ha paura”. E ancora, il filosofo Luigi Anzalone: “Quel che è accaduto ieri sera nel centro di Avellino – il sindaco Festa e qualche centinaio di giovinastri, forse ubriachi, protagonisti di una pericolosa (siamo in pandemia) e indegna movida o gazzarra sguaiata in funzione antisalernitana e anti-De Luca, che sta operando benissimo – ha dell’incredibile e del vergognoso. Non si può non esprimere la più netta e sdegnata condanna nei confronti dell’operato del primo cittadino della nostra città, che si è dimostrato peggiore dell’ultimo o degli ultimi cittadini avellinesi, peraltro in sua compagnia”. Giuseppe Di Guglielmo, ex segretario del Pd, aggiunge: “Non ci sono giustificazioni o spiegazioni che tengano. L’atteggiamento del Sindaco di Avellino è molto grave. Chi rappresenta le istituzioni deve avere un atteggiamento diverso, le funzioni pubbliche si esercitano con disciplina e onore. Il momento è molto delicato e difficile, stiamo uscendo da una delle più grandi emergenze sanitarie mondiali. La città capoluogo dia segnali di serietà e sobrietà, non si lasci abbindolare da una festa perenne”. Roberta Santaniello del Pd: “ Come membro della direzione nazionale del Pd mi dissocio da questi atteggiamenti che rasentano la follia in un momento come questo”. Annamaria chiosa: “E se tu tieni tutto sotto controllo, beh allora stiamo freschi. Tu non sei il mio sindaco, tu non rappresenti Avellino e non rappresenti tutti i cittadini che in questi mesi si sono fatti il mazzo per contenere la pandemia”.
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