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Avellino – I costi sostenuti sarebbero stati falsi, ma i soldi che invece grazie all’escamotage avevano intascato come stato di avanzamento dei lavori erano veri. Stiamo parlando di 253000 euro tra il 2016 e il 2017. Truffa aggravata per conseguire erogazioni pubbliche, falso aggravato ed emissioni di fatture per operazioni inesistenti. Questa l’ipotesi di reato a carico di imprenditori e tecnici che avrebbero messo in piedi il sistema di false dichiarazioni per ottenere gli avanzamenti e i pagamenti dal Comune. Sono cinque le persone indagate a vario titolo e tre le società coinvolte, tutte operative nell’hinterland avellinese. L’intervento oggetto del sequestro preventivo scattato ieri è nato dall’esito delle indagini svolte dai carabinieri forestali del Nipaf di Avellino in relazione ai lavori di “completamento ed adeguamento della rete fognaria dell’impianto di depurazione”.

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